“Questo pezzo è una provocazione. Non penso minimamente che non sia importante aiutare i bambini, i malati o gli anziani. Ma gli adolescenti? I giovani adulti? Ci siamo totalmente dimenticati di loro in questi due anni. Perfino la gente comune non li considera. Guardate le raccolte fondi, i post sui social, le iniziative. Non c’è mai nulla che riguarda i giovani. Come se non esistessero. L’incertezza e l’imprevedibilità della guerra hanno marcato ancora di più le difficoltà economiche lasciando milioni di giovani nel panico e nell’abbandono. “Na man’ aizàt” è un richiamo, un appello, un inno che i giovani, insieme, devono usare per far sentire le proprie voci e riqualificarsi come persone “meritevoli di tutela”, ci dice Shark Emcee parlando di “Na man’aizàt” pubblicato dall’etichetta discografica Dischi Rurali e che farà parte di un album la cui uscita è prevista nel corso dell’anno.
“Na man’ aizàt” si propone di essere un attualissimo manifesto generazionale sollevando una tematica importante e molto sentita, con una netta presa di posizione a sostegno di tutti i ragazzi (adolescenti e giovani adulti) che stanno vivendo uno dei momenti storici peggiori di questi ultimi anni senza avere il giusto supporto delle istituzioni e della gente comune, che li crede immuni da una delle malattie più feroci del secolo: la depressione.
L’Hip Hop, musicalmente nato come un aggragante rituale collettivo, ha il dovere di portare all’attenzione il fatto che anche i giovani soffrono e vivono quotidianamente con la sensazione di non avere un futuro e percependo la totale mancanza di supporto da parte delle istituzioni che gli possa garantire di vivere un’adolescenza normale, fatta di contatti e di prime esperienze lavorative.
Il singolo, prodotto da Nathys e Darry Bryan, è disponibile in tutti gli store digitali e distribuito da Artist First.
Andrea Calandra