Si è concluso nella prestigiosa sede del Museo Venanzio Crocetti l’incontro di studio e formazione sul tema della logica quantistica e della teoria della relatività applicata alle dinamiche sociali e giudiziarie, elaborato dal Presidente della associazione “Verità Altre” avv. Carlo Priolo. Le leggi della fisica scrivono la storia dell’esistenza umana nello spazio e nel tempo secondo le leggi della natura che tracciano il cammino dell’essere umano affranto nel tentativo di difendere la conservazione della specie umana, il mistero della nascita, il simbolo universale del bambino, la santificazione della Madre, la Grande Madre natura.
Il seminario ha costituito una novità nel complesso panorama delle iniziative forensi per l’informazione e una sempre migliore formazione per la sua peculiare connotazione scientifica, per l’azzardato tentativo di rendere quanto più privo di opinioni e valutazioni personali ovvero di interpretazioni ondivaghe del dettato della legge, come pure delle stesse decisioni del giudicante sulla esistenza delle persone e soprattutto dei minori. Un audace tentativo di abbandonare la tautologia del principio di causalità sconfitto dalle leggi della fisica ed avviare una rifondazione della amministrazione della giustizia italiana che non ha mai trovato ingresso negli ultimi 30 anni.
L’incontro è stato coordinato dall’avv. Mauro Vaglio, già Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma, attualmente membro della Cassa Forense. Oltre a numerosi avvocati, in particolare i migliori professionisti del famoso studio Antonio Conte, sono intervenuti il Presidente della comunità del Bangladesh dott. Wadud Miah, associazioni in difesa dei minori della Regione Toscana, il direttore del quotidiano PaeseRoma Michelangelo Letizia, una delegazione delle madri coraggio, in particolare Giada Giunti simbolo internazionale della resistenza agli allontanamenti illeciti, la regista ed attrice Lola Pagnani (i suoi successi sono scritti nella storia dei migliori film italiani), Luana Valli componente dei gruppi romani dei diritti umani, esperti nel settore della comunicazione istituzionale.
L’avv. Vaglio ha, forse per la prima volta nella storia della avvocatura romana, rivolto un appello ai magistrati di abbandonare quelle forme di supponenza dettate da spirito sanzionatorio e di distacco dai problemi reali per riappropriarsi in tempi di guerra di quel tradizionale spirito di effettiva collaborazione tra gli operatori del diritto che in unità di intenti dovrebbero fornire un prodotto di massima qualità.
Il Presidente della comunità del Bangladesh ha confermato che nel suo Paese il fenomeno degli allontanamenti e degli affidi illeciti non esiste, in quanto l’unità della famiglia è il nucleo della vita sociale e i figli vivono con la madre fino alla maggiore età, così come prevede la stessa religione.
Le madri coraggio presenti hanno chiesto al Presidente Vaglio di farsi portavoce nei confronti delle istituzioni e di rappresentare che le separazioni coatte dei figli dai genitori non solo cancellano fondamentali principi della Carta costituzionale, ma sono contrari ai dettati della scienza biologica e delle neuroscienze che già dagli anni ’60 hanno dimostrato con dati empirici le ferite che subiscono i minori allontanati dall’affetto della mamma, tanto che il cervello deraglia e le conseguenze sono ineliminabili per cui il bambino divenuto adulto non avvertirà quel senso di appartenenza alla comunità dei suoi pari con i quali è costretto a vivere. Non è più quindi, come ha concluso il direttore di Paese Roma, una questione di malagiustizia ma un problema sociale che poggia su basi scientifiche certe ed inderogabili
Gaetana Di Lorenzo