Vertice TechLaw: previsto rafforzamento di privacy e sicurezza
Quello di questi ultimi giorni era un “attacco annunciato, eravamo preparati“, ha detto Gian Luca Berruti colonnello del nucleo speciale Tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di finanza: “I dispositivi di sicurezza che utilizziamo sono innovativi ed efficienti, gli attacchi non devono spaventarci anche perché negli ultimi mesi l’impegno delle istituzioni è stato costante così come la collaborazione tra l’agenzia, la direzione cibernetica e tutti gli operatori delle forze dell’ordine“. Una collaborazione che unisce anche gli studi legali dei 48 Paesi del network TechLaw. “Lo scopo del convegno è dare una visione completa della sicurezza e dell’intelligenza artificiale, confrontando gli orientamenti normativi a livello internazionale“, ha spiegato Alessandro Vasta, partner di Tonucci & Partners e delegato di TechLaw.
Privacy e sicurezza del Paese non possono essere distinte neanche per Luigi Carrozzi, funzionario dell’autorità Garante per la protezione dei dati personali, che ha spiegato: “È necessario controllare tutti i dati che si mettono in rete, soprattutto quelli personali perché, durante questi attacchi di poisoning vengono violati, avvelenati, e utilizzati per altri scopi. Il problema della cybersecurity, e in generale della sicurezza, è un argomento fondamentale per salvaguardare i diritti e le libertà“. Numerosi anche gli interventi dei rappresentanti degli studi legali stranieri. David Mirchin, presidente di TechLaw Group, dello studio israeliano Meitar Law Offices, ha illustrato le differenze normative tra Europa e il proprio Paese che ha delle norme più restrittive in materia di cybersecurity: “Ovunque i Big data devono essere meno disponibili e più protetti“. Durante l’incontro si è parlato anche di rischi, minacce e misure per tutelare la riservatezza e l’integrità dei dati con Nadia Arnaboldi, coordinatrice del comitato scientifico dell’associazione italiana dei Data protection officer e Valeria Falce, consigliere giuridico del ministro dell’Innovazione tecnologica e della transizione digitale Vittorio Colao.
Aurora Mocci