(DIRE): Roma, 28 mag. – “Il rischio delle Case di comunità, già ampiamente denunciato, è di avere un investimento forte che però per problemi legati al personale non coperto dal PNRR, potrebbe di fatto bloccarsi per carenze di risorse professionali e di tecnologie. Non è questione di spazi, quelli sono stati identificati e finanziati in ambito PNRR, ma c’è bisogno di medici, pediatri, specialisti, infermieri di comunità”. così alla” Dire” il candidato sindaco Alessandro Porchetta, 38 anni, un passato d’impegno per la cittadina alle porte della Capitale che torna al voto il 12 giugno e professore associato in chimica all’Università Tor Vergata, sostenuto dalle liste civiche ‘Diritti in comune’, ‘Partecipazione attiva’ e ‘Insieme per Ciampino’, nella campagna elettorale sul presidio sanitario per Ciampino lancia l’allarme di non cadere nella trappola di ‘cattedrali nel deserto’, senza risorse professionali adeguate e la necessaria tecnologia. E proprio su questo Porchetta ritiene che la strada da percorrere sia quella di “un ufficio di scopo per fund raising: fondi europei, finanziamento da fondazioni”, cita come esempi, orientando il lavoro sul distretto sanitario Marino-Ciampino, coinvolgendo la figura del sindaco “che ha un ruolo fondamentale, come responsabile della salute, nella conferenza sanitaria locale ed è coinvolto direttamente nei piani programmatici dell’Asl anche per verifica e controllo”. Perchè senza un’adeguata programmazione i fondi non vengono utilizzati, come accaduto in passato: “Ci sono stati fondi del distretto sanitario regionale non utilizzati per difficoltà burocratiche e mancata approvazione di bilanci, una vergogna”, ricorda il candidato. Guardando al futuro Porchetta parla di “mettere in piedi un sistema efficiente di analisi dati a disposizione, una programmazione di indicatori come l’ indice BES, un osservatorio permanente sui dati per il benessere territorio”, un sistema che consenta una programmazione attenta alle reali necessità del territorio, ma intanto, guardando alle emergenze, ci sono delle chiare priorità per i suoi primi tre mesi di governo:”La manutenzione ordinaria dei plessi scolastici, perchè la situazione è drammatica- sottolinea- e il verde pubblico”. E ancora, sempre nel programma, altri punti cardine sono:
“L’integrazione dell’attività sanitaria con i servizi sociali, l’istituzione della figura del Garante infanzia e adolescenza e uno sportello anti violenza nella Casa di Comunità” e non da ultimo “andare in Regione affinché la neuropsichiatria infantile e il consultorio di Ciampino siano garantiti come servizio sanitario territoriale con un numero adeguato di personale medico”. Alessandro Porchetta risponde anche sull’IGDO, tema struggente per i ciampinesi che al centro della loro città hanno una montagna di macerie dell’istituto religioso bombardato dal lontano 1943. Il tema è spesso portato in auge dalla candidata di centro- destra Daniela Ballico che, con una lista che la sostiene e porta il nome del complesso bombardato, ne ha fatto tema cruciale della sua campagna elettorale e che durante la sua consiliatura ha fatto una delibera per la riappropriazione da parte del Comune del bene oggi in mano all’imprenditore privato Schiaffini.
Porchetta sul tema invita a non cadere in facili entusiasmi: “Bugie e chiacchiere da bar- dice- La pubblica utilità non si dimostra con una delibera di giunta, il progetto Ballico non c’è ed il privato non ha intenzione di cedere. È stata solo una generica manifestazione di volontà politica condivisibile – il sindaco del PD Terzulli non partecipò all’asta pubblica- ricorda- ma non c’è nessuna declinazione amministrativa concreta: serve una variante al PRG, l’approvazione della stessa in Comune e Regione, e un progetto concordato con la Soprintendenza. Ci vogliono anni e per ricostruirlo per noi è fondamentale sentire i cittadini su cosa fare tramite un laboratorio di partecipazione progettuale”.
Oggi, sabato 28 maggio, il candidato Porchetta e la squadra che lo sostiene con i cittadini appassionati animeranno una passeggiata lungo il Parco Fluviale – progetto su cui Porchetta è al lavoro da tempo – della Mola Cavona e della Torre dell’Acqua Sotterra: “Abbiamo in mente l’istituzione di un parco fluviale intorno al fosso, che vorremmo recuperare, e realizzarvi una pista ciclabile ed un percorso pedonale. Un progetto che insieme alla realizzazione del Parco di Mura dei Francesi cambierà il volto alla città. Siamo in attesa da quando alcune scoperte archeologiche hanno permesso di mettere il vincolo sulla zona impedendo che sorgessero nuove palazzine. Dopo la cura del cemento, noi saremo quelli che verranno ricordati per la cura del verde a Ciampino”, rimarca.
Tornando ai numeri e all’aspra competizione elettorale, il pensiero va all’ipotesi del ballottaggio. Se fosse tra Ballico (Fdi) e Colella (Pd), Porchetta ha un indirizzo da dare ai suoi elettori?
“Ora- risponde- siamo concentrati sul nostro percorso, in quel caso apriremo un confronto a nostro interno e pubblico all’esterno. Vinciamo noi, ma se non fossimo noi a vincere chiameremo la candidata di centro sinistra a confrontarsi pubblicamente sui temi, e saranno i cittadini a decidere cosa vorranno fare. Non ci sarà nessun accordo di governo al secondo turno, questo è sicuro”, e pensando ai cugini francesi, Porchetta ironizza: in ogni caso “come dice Melanchon…no Le Pen, non un voto alla Ballico”.
Gaetana Di Lorenzo