Roma, 1 giugno 2022 – Non si spegne l’eco del 2° Congresso Internazionale di Pedagogia Familiare, tenutosi il 27 e 28 maggio u.s. nei locali del Circolo Ufficiali dell’Aeronautica Militare di Roma: un evento che sarà ricordato l’ampia partecipazione, le emozioni suscitate e per gli impegni assunti da relatori e convenuti. Ogni partecipante, infatti, ha condiviso la propria competenza e la sua storia, rendendo il Congresso non soltanto un’occasione preziosa di incontro ma un vero e proprio momento di svolta, decisivo per le Politiche Familiari e Sociali.
Ad aprire i lavori, dopo il messaggio di saluto del Presidente ANPEF Dr. Pierluigi Bonici, il Presidente INPEF e Fondatore della Pedagogia Familiare Vincenza Palmieri, che ha evidenziato la necessità di tutela delle Famiglie e dei Minori richiamando i valori sanciti dalla Carta dei Diritti Umani e dei Diritti dei Bambini e ha ripercorso la storia e il percorso della Pedagogia Familiare, del sostegno alle famiglie fragili, dell’impegno profuso per riportare a casa centinaia di bambini sottratti con interventi autoritativi e della dignità restituita alle persone lese nei Diritti fondamentali.
Da segnalare, l’impegno assunto dall’On.le Francesca De Vito, Consigliera della Regione Lazio, di diffondere nella sede dell’ANCI il portato innovativo del Protocollo d’Intesa che il II Municipio di Roma ha sottoscritto e rinnovato con l’INPEF per realizzare un progetto sperimentale ispirato ai valori della campagna #aiutiamoliacasaloro, con lo scopo di prevenire e contrastare il fenomeno dei bambini allontanati dalle famiglie mediante l’adozione di misure di sostegno alle fragilità familiari.
L’intervento della Consigliera regionale del Lazio, Francesca de Vito
La necessità di mettere in campo nuove politiche per la Famiglia, nel rispetto dei diritti umani di tutti i suoi componenti, sono state le tematiche oggetto delle relazioni dell’On.le Veronica Giannone (Segretario della Commissione Bicamerale per la Tutela dell’Infanzia e dell’Adolescenza), dell’Avv. Maria Concetta Falivene (Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Abruzzo) e della Sen. Cinzia Leone, tutte concordi sulla necessità di instaurare dei tavoli istituzionali concreti a livello governativo sul tema.
L’intervista a margine della on.le Veronica Giannone:
Sulla stessa lunghezza d’onda il messaggio ricevuto dalla Sen. Valeria Fedeli, che ha manifestato vivo apprezzamento per l’attività svolta dall’INPEF e dall’ANPEF a tutela del Diritto all’Apprendimento, sottolineando l’urgenza di potenziare il patto di corresponsabilità educativa tra la Scuola e la Famiglia. Particolarmente significativo l’apprezzamento indirizzato personalmente alla Prof.ssa Palmieri, per non essersi mai concessa alcuna reticenza nel denunciare storture, abusi, limiti commessi ai danni dei piccoli e delle loro famiglie, fondando la propria azione di denuncia sulla competenza e accompagnandola sempre con proposte costruttive che, sostiene, dovrebbero essere ascoltate con maggiore attenzione.
L’Avv. Francesco Morcavallo, ha inviato la propria relazione, lucida e rilevante, sull’importanza di riconoscere nella Costituzione, in particolare nei concetti di libertà e uguaglianza, i principi che ispirano la Pedagogia Familiare.
La sessione intitolata “La Pedagogia Familiare in Italia e all’Estero” è stata animata dall’intervento dell’Avv. Francesco Miraglia del Foro di Madrid – che ha rimarcato i legami col Diritto Internazionale e condiviso la sua esperienza rispetto alle problematiche delle Famiglie senegalesi – e dalla prestigiosa relazione dell’Ambasciatrice della Repubblica dell’Angola in Italia S.E. Maria de Fatima Jardim, che ha manifestato l’interesse a stringere un patto interistituzionale con l’INPEF affinché i numerosi studenti angolani che hanno seguito il Master biennale in Pedagogia Familiare possano mettere a frutto le competenze acquisite per operare nel proprio Paese d’origine.
L’Avv. e giornalista Emanuela Fancelli ha illustrato le complesse problematiche che caratterizzano la condizione esistenziale dei bambini rifugiati e delle loro famiglie di origine, auspicando politiche di welfare ispirate al rispetto dei diritti umani fondamentali. Altra presenza d’eccezione quella del Sen. Manuel Vescovi, che ha ripercorso parte della storia drammatica del Forteto, perché non accada mai più.
Nel corso delle due giornate, non sono poi mancati i momenti emozionanti. Assolutamente innovative le testimonianze di due ex allieve dell’INPEF: la Dr.ssa Silvia Naccari che ha contribuito, raccontando la sua esperienza nell’aiutare le famiglie ‘in palestra’, ad evidenziare altri contesti di sviluppo della Pedagogia Familiare, e la Dr.ssa Donatella Pia Tursi Petilli che ha tenuto una toccante relazione dedicata alla sua storia, dal titolo “Io ero una di quei bambini”.
E ancora, la sorpresa di compleanno di un nonno speciale, Carlo Ruzza, che è in attesa, con la moglie e la figlia Laura, di riabbracciare il suo nipotino, ormai da mesi lontano dalla sua mamma e dai suoi affetti: lo spegnimento delle candeline è stato accompagnato da una standing ovation di tutto il pubblico presente, per l’impegno e per l’amore con cui questa famiglia si sta dedicando, con grande dignità, al ritorno a casa del proprio piccolo Marco.
Il conferimento dell’onorificenza per Alti Meriti Sociali a Maria Bisegna, già Presidente dell’Associazione “Nonne e nonni penalizzati dalle separazioni” ha rappresentato il giusto riconoscimento dell’impegno umano e civile che nonna Maria profonde da anni per tutelare il diritto dei nonni a mantenere un rapporto significativo con i propri nipoti, anche quando sussistano situazioni di elevata conflittualità genitoriale.
Forte e significativa la presenza anche delle tante mamme come Luana e Giada, che attendono il ritorno a casa dei propri figli e che stanno combattendo per questo, momento sottolineato dall’esibizione musicale del giovane talento Angelo Antonio Ferrara, che ha voluto dedicare proprio a loro e a tutte le mamme che stanno vivendo il dramma dell’allontanamento dei propri figli, la canzone di Luca Barbarossa “Mamma portami a ballare”, una performance segnata dalla commozione di tutti i presenti; così come di grande impatto è stata l’interpretazione di alcuni passi del “Manuale di Pedagogia Familiare, Aiutare le Famiglie a casa loro”, a cura di Nino Racco e Daniela Scarpetta.
La Prof.ssa Palmieri ha, dunque, ribadito l’importanza di lavorare in rete e di riconoscere in altre professioni un alleato nella battaglia contro la Filiera Psichiatrica. Di best practices ha parlato il Dr. Salvo Pappalardo, Pedagogista Familiare ANPEF, che ha descritto gli strumenti, le metodologie e le tecniche utilizzate dagli esperti della Pedagogia Familiare; mentre la Dr.ssa Valentina Di Simone, della Segreteria ANPEF, ha chiarito gli aspetti legati all’Attestazione di qualità della professione.
La Responsabile delle Relazioni Istituzionali dell’Istituto, Prof.ssa Stefania Petrera, ha delineato l’evoluzione della formazione in tale ambito, evidenziando ancora una volta il valore della multidisciplinarietà, della centralità della scuola ma soprattutto il valore dell’aggiornamento per essere sempre allineati all’evolversi della società.
La cerimonia di proclamazione di otto Pedagogisti Familiari che hanno recentemente ultimato il percorso formativo di secondo livello e la consegna del diploma di Esperto in Pedagogia Familiare a due corsiste della X Edizione del Master biennale (prima fase di formazione) hanno caratterizzato la parte conclusiva del Congresso, ribadendo l’impegno dell’INPEF e dell’ANPEF ad operare – sia in ambito formativo che in ambito di progettazione sociale – per sollecitare le politiche necessarie per Aiutare le Famiglie a casa loro.
La Pedagogia Familiare si riconferma dunque, ancora una volta, nel ruolo fondamentale che ricopre al centro delle Politiche Familiari e Sociali: nel nostro Paese e non soltanto. Da tale consapevolezza parte sin d’ora la progettazione della 3^ Edizione del Congresso Internazionale perché, come recita la Promessa che conclude il “Manuale di Pedagogia Familiare, Aiutare le Famiglie a casa loro” di Vincenza Palmieri:
“E ora, al lavoro! Non abbiamo bisogno di eroi, infatti, ma di lavoratori. Questo sono i Pedagogisti Familiari: lavoratori per la Famiglia, al Servizio e nel Rispetto dei Diritti Umani e dei Diritti dei Bambini. Saremo sempre contro ogni forma di abuso e soppressione. Rispetteremo la Dignità di ogni Essere Umano”.