Un ennesimo duplice femminicidio più che annunciato, le considerazioni della deputata Stefania Ascari (M5S), avvocato penalista, membro della Commissione Giustizia ed Antimafia, capogruppo Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività connesse alle comunità di tipo familiare che accolgono minori.
“Zlatan Vasiljevic aveva 42 anni e nel 2019 era stato arrestato per violenze sulla moglie.
L’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale racconta una scia di vessazioni che inizia nel 2011.
«La perseveranza dimostrata dal Vasiljevic, unitamente all’abuso di alcolici e alla sua incapacità o comunque alla mancanza di volontà di controllarsi pure in presenza dei figli minori, costretti ad assistere alle continue vessazioni ai danni della madre – si legge nell’ordinanza del 2019 – consente di ritenere altamente verosimile il verificarsi di nuovi episodi di violenza».
Il giudice parla anche di «tendenze controllanti e prevaricatorie dimostrate dall’indagato, che potrebbero con ogni probabilità subire un’escalation in termini di gravità e condurre a tragiche conseguenze». Così è stato.
Perché, quest’uomo, poi è stato rimesso in libertà. Non solo, tre settimane fa è stata emessa la sentenza di separazione che stabiliva la cessazione dell’affido esclusivo dei figli di 13 e 16 alla madre. Per ogni cosa si sarebbe dovuto mediare con il padre: scuola, tempo libero, medicine…
Ebbene, ieri, quest’uomo ha raggiunto l’ex moglie Lidia Miljkovic vicino al luogo di lavoro, ha atteso che scendesse dalla sua auto e l’ha colpita con numerosi colpi di pistola, forse sei, lasciandola agonizzate sull’asfalto.
Ma purtroppo non si è fermato a questo.
Dopo averla uccisa è fuggito nella sua Audi A3 nera con la compagna, Gabriela Serrano, 36enne residente a Rubano in provincia di Padova. Vasiljevic ha ucciso anche lei, prima di togliersi la vita.
Questa storia, piena di sangue e orrore, è esemplare di tutto quello che non funziona nel sistema giustizia.
Come si può consentire ad un violento, condannato, di tornare ad avere l’affido sui figli?
Come si può lasciare a piede libero una persona così pericolosa?
Chi ha fatto queste perizie che solo tre settimane fa restituivano a questo omicida la dignità di genitore?
Ecco, io non so adesso se i giudici, gli assistenti sociali e gli psicologi coinvolti avrebbero il coraggio di guardare negli occhi i due figli di Lidia, non so davvero se reggerebbero quello sguardo.
Tragedie del genere non dovrebbero capitare, semplicemente perché c’erano tutti gli elementi per intervenire, per evitare l’orrore. Se non siamo riusciti ad evitarlo, almeno, domandiamoci il perché. E impariamo da questi orrori”.
Così in una nota la deputata Stefania Ascari (M5S), che formula degli interrogativi inquietanti e giusti che nessuno avrebbe dovuto porsi perché non sarebbe dovuta accadere un’ennesima strage più che annunciata. C’erano tutti gli elementi per impedire altri femminicidi, altri orfani, parenti ed amici che sprofondato nel dolore. Dove stavano tutti i consulenti dei magistrati che però ci mettono “un secondo” ad allontanare mamme e figli sulla base della ascientifica alienazione parentale ed affidano i figli anche a condannati, padri violenti e diagnosticati pericolosi?
Domande senza risposta, anzi le risposte le abbiamo!
Di Giada Giunti