Le associazioni Verità Altre, vice presidente Giada Giunti, il Comitato madri unite contro la violenza istituzionale, presidente Laura Massaro, Progetto Medusa responsabile Bruna Rucci, Michela Nacca, presidente Maison Antigone, comunicano che il 16 giugno dalle ore 15,00 alle ore 20,00 saranno in piazza dei Santi Apostoli (Roma) per una sit-in. Marinella Maioli de il Coraggio manderà una sua delegazione.
“ Sono anni che patiamo le torture da parte delle istituzioni, sono anni che siano state private dei nostri figli che ci sono stati strappati in maniera violenta con lo strumento ascientifico della cosiddetta Pas, sono anni che i nostri bambini vivono un inferno, patiscono maltrattamenti ed ogni sorta di violenza perpetrata da coloro che avrebbero il compito di difenderli dai padri violenti. Le convenzioni europee, soprattutto la convenzione di Strasburgo, vengono sistematicamente violate, come pure ogni normativa e procedura con la consapevolezza di disapplicarle. Basta false relazioni, basta accuse infondate, basta con la violenza istituzionale, noi vogliamo vivere con i nostri figli”.
Così le mamme che scenderanno nuovamente in piazza a Santi Apostoli per chiedere una decreto legge urgentissimo. “ Dopo la requisitoria del 15 marzo 2021 del sostituto procuratore della Corte di Cassazione, la dr.ssa Francesca Ceroni, dopo la sentenza della stessa Corte di Cassazione del 17 maggio, di novembre 2021, dopo la risoluzione del 6 ottobre 2021 del Parlamento europeo, dopo l’ennesima ordinanza della Corte di Cassazione (caso Massaro) del 24 marzo scorso, dopo la relazione della Commissione d’inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere (la presentazione il 13 maggio al Senato), nulla è cambiato. I nostri figli vivono nel pericolo e non possiamo più attendere, vanno difesi e protetti oggi, non ieri”, così continuano le mamme nel comunicato, che sottolineano l’urgenza di interventi risolutivi onde evitare altri femminicidi ed infanticidi, come i recenti.
“ Giovedì saremo a piazza Santi Apostoli per chiedere al Governo tramite i parlamentari un decreto legge. Chiediamo con la massima urgenza di emettere un decreto legge che preveda lo stop immediato dei prelievi coatti (“è fuori dallo Stato di diritto” – Cassazione n. 9691/22 del 24.3.2022), il ritorno immediato di tutti i bambini che sono stati prelevati con la violenza da parte delle Istituzioni a seguito dell’utilizzo della ascientifica PAS e simili costrutti; la alienazione è stata bandita dal ministero della Salute e da tutta la comunità scientifica.
Ed ancora chiediamo l’annullamento delle condanne alle spese processuali scaturite dai rigetti e dalle sentenze/ordinanze emesse sulla base del costrutto ascientifico ed un congruo indennizzo per le immani sofferenze patire soprattutto dai nostri bambini, per la dolosa violazione di tutta la legislazione a difesa dei diritti umani, e per tutte le spese alle quali siamo state costrette”, così concludo le mamme nel comunicato.
Chiediamo l’adesione delle mamme, dei parlamentari, delle associazioni, degli avvocati, di ogni persona sensibile al dramma degli allontanamenti illeciti.
Alcuni parlamentari hanno già aderito.
La deputata Stefania Ascari (avvocato penalista, membro della Commissione Giustizia ed Antimafia, capogruppo Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività connesse alle comunità di tipo familiare che accolgono minori) “sono vicina a tutte le mamme, serve che il Ministro risponda, non è possibile che ai violenti vengano affidati i figli. Questo corto circuito degenera, come negli ultimi fatti gravi, in morte e distruzione”.
Cinzia Leone, vicepresidente commissione d’inchiesta sul femminicidio “sono e sarò al vostro fianco perché è insopportabile e mortificante da rappresentante delle istituzioni tale ferocità “