Un’ordinanza che vieti i panni stesi sui balconi a Napoli “non esisterà mai”. Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, intervenendo sul caso del regolamento di polizia urbana, domani all’esame della Giunta comunale, nel quale, secondo indiscrezioni di stampa, sarebbe stato inserito il divieto di stendere i panni ai balconi su strada pubblica.
“I panni nei vicoli rappresentano un punto di rappresentatività della nostra città, non un punto di mancanza di decoro – spiega Manfredi – è ovvio che noi dobbiamo sempre tenere un confine tra la nostra tradizione popolare e l’ordine, però non penso che questa ordinanza dei panni stesi esisterà mai. Senza dubbio i panni stesi resteranno, nessuno ha mai pensato di non stendere i panni. Nei vicoli stretti di Napoli, dove difficilmente entra il caldo del sole, i panni si possono asciugare solo in questa maniera. Visto che noi vogliamo far asciugare i panni dei nostri cittadini, penso che questa ordinanza non esisterà mai”, ha concluso Manfredi.
De Magistris
“Il sindaco che non c’è finalmente batte un colpo: vieta di stendere i panni sui balconi e le finestre di Napoli e vieta di giocare a pallone. Questa è la sua visione di città. Ma Manfredi è ‘o ver’ o ci fa?”, ha scritto in una nota l’ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris, commentando le indiscrezioni di stampa.
“Dopo il flop movida, le mazzate ai commercianti e ai giovani – aggiunge de Magistris – Manfredi se la prende pure con i panni stesi e con il pallone, nella città degli scugnizzi e di Maradona. La verità è che Napoli non gli va giù, così come al suo capo politico De Luca. Sempre peggio sta andando, professore Manfredi, lei Napoli non la conosce e non la sente nel cuore e nell’anima. Si vede, basta guardarla in faccia. Napoli è un pezzo grande del cuore, non è una poltrona da scaldare per mettersi a posto il portafoglio e la famiglia con la quadruplicazione dello stipendio e gestire nelle stanze del compromesso morale e politico il malloppo dello scandaloso Patto per Napoli. Giù la maschera professore, la verità amara è che lei non è napoletano e non lo vuole nemmeno essere”, conclude de Magistris.