“Ieri nel lodigiano una mamma è stata convocata con un tranello nell’ufficio del sindaco e lì trattenuta contro la sua volontà mentre suo figlio che aspettava fuori con un’amica veniva strappato con la forza da cinque agenti in borghese per essere portato in una casa famiglia“, così la deputata Stefania Ascari ( M5S), avvocato penalista, commissione giustizia ed antimafia, capogruppo Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività connesse alle comunità di tipo familiare che accolgono minori, commentando il prelievo coatto di un bimbo di 9 anni avvenuto a Casalmaiocco (Lodi).
“La storia è sempre la stessa. Si ripete drammaticamente uguale. Ancora, ancora e ancora, nel silenzio generale.
La donna racconta di aver denunciato l’ex per maltrattamenti ma le sue denunce sono state archiviate.
Dopo la separazione il bambino, spaventato, si rifiuta di vedere il padre, che peraltro sparisce per mesi e si sottrae all’obbligo del mantenimento.
Per il tribunale la madre è la responsabile del rifiuto. Una madre malevola a cui strappare il figlio.
Così l’alienazione parentale, già giudicata inesistente dalla Cassazione, torna a giustificare la violenza istituzionale e a consentire qualsiasi pratica, anche la più disumana.
Ancora una volta: chi pagherà per questo carico di dolore inflitto? Chi mai potrà un giorno risarcirli? Le donne continuano a non essere tutelate da chi dovrebbe farlo e i figli a essere utilizzati come arma di vendetta.
Chiediamo delle leggi che impediscano queste atrocità e un intervento deciso della Ministra Cartabia.
In Commissione giustizia stiamo lavorando a un testo unitario per provare a risolvere le troppe criticità del sistema affidi.
La solidarietà non basta più e non porta a nulla. Servono azioni concrete”, conclude la parlamentare del Movimento 5 Stelle.
Anche l’ordinanza del 24 marzo scorso (9691/2022) della Suprema Corte di Cassazione che sancisce che il prelievo coatto è fuori dallo Stato di diritto, è stata violata, come tutta la normativa nazionale e sovranazionale.
Se questa è giustizia!
Di Giada Giunti
(in foto il Comune di Casalmaiocco)