Da tempo ci giungevano voci sulle condizioni disastrose in cui versa la metropolitana di Roma, ma essendo fiorentini, non avevamo avuto negli ultimi tempi, l’opportunità di verificarlo di persona. Oggi essendo nella capitale, abbiamo deciso di dare seguito all’idea di un’inchiesta giornalistica, proprio sulla metropolitana di Roma. Ci aspettavamo qualche disservizio, che sarebbe stato anche comprensibile, vista la grande dimensione della rete, ma ciò che abbiamo visto, ha superato ogni peggiore aspettativa.
Abbiamo utilizzato solo la linea “B”, ma abbiamo subito appreso, dagli avvisi sui pannelli luminosi posti in ogni stazione, che la linea “A”, da stasera alle 21, per un periodo di tempo, non presterà servizio notturno e sarà sostituita da delle navette autobus.
E questo è già un problema, in quanto, spesso sono sconosciute agli utenti, le ubicazioni delle fermate degli autobus sostitutivi, la loro frequenza oraria e la composizione del percorso urbano da affrontare, dettaglio non secondario per una città come Roma, soffocata dal traffico, anche se ridotto nel periodo serale estivo infrasettimanale. Non abbiamo potuto poi, non ricordare, come quegli stessi lavori di manutenzione sulla linea e quelle stesse modalità di sostituzione del servizio con bus navetta, fossero già attivi, durante il nostro ultimo soggiorno capitolino, quando ancora Sindaco di Roma, era Virginia Raggi, come se il tempo si fosse fermato incurante di chi amministri la città eterna. Ma la cosa che più ci ha colpito, è stata la sensazione di degrado e di trascuratezza che trasmettono le stazioni della metropolitana, apparentemente abbandonate a loro stesse, con scale mobili fuori servizio ovunque, scale sporche, vetri rotti e graffitati ovunque, come dimostrano le foto dell’articolo scattate da Gianluigi Barbieri.
Insommauna città come Roma, capitale del mondo, non merita un tale biglietto da visita verso i visitatori, italiani ed esteri, che restano allibiti davanti a tale indegno spettacolo mentre i romani veraci e gli stranieri che qui hanno scelto di vivere, si strizzano nelle spalle con amara rassegnazione, o si sfogano con qualche colorata invettiva in dialetto romanesco, che riporta alla mente i capolavori del cinema surrealista italiano di mezzo secolo fa.
Non sappiamo da chi dipenda tale situazione anche perché, abbiamo provato ad intervistare qualche dipendente dell’Atac, in divisa rintracciato quasi miracolosamente in qualche stazione, ma tutti si sono trincerati dietro una sorta di no comment, invitandoci a segnalare i disagi alla direzione dell’azienda cosa che naturalmente non faremo, poiché l’esperienza insegna che trattasi solo di una perdita di tempo, che non porterà ad alcuna risposta, né scritta, né tantomeno a livello di azioni concrete. Ci auguriamo invece, che il Sindaco Gualtieri, o l’Assessore ai Trasporti della sua Giunta, leggano questo articolo e diano una risposta sulle pessime condizioni, in cui versa la metropolitana capitolina, non tanto a noi quanto ai loro Cittadini, che hanno il diritto di usufruire di servizi pubblici all’altezza di una città come Roma, che merita di più.
Luca Monti
Ph. Gianluigi Barbieri