Si terrà domani 7 luglio alle ore 12:00 presso la Camera dei Deputati la conferenza stampa “prelievi forzosi e inserimento in comunità. L’urgenza di una riforma per tutelare il supremo interesse dei minori”
La Corte di Cassazione, con ordinanza n.286/2022, ha condannato con fermezza l’uso della forza fisica diretta a sottrarre i minori dai propri affetti per collocarli in casa famiglia, ritenendo le modalità violente di allontanamento “non conformi ai principi dello Stato di diritto.”
Tuttavia il principio di bigenitorialità, che è alla base della legge n.54/2006, viene a volte utilizzato come via di semplificazione per sollevare gli operatori dalla responsabilità di entrare nel merito del supremo interesse del minore, alimentando un processo di vittimizzazione secondaria delle donne-madri che denunciano violenze domestiche, definite dalle CTU alienanti, ostative, simbiotiche, adesive.
I minori vengono così allontanati dai loro affetti con modalità brutali e lesive del proprio benessere psicofisico, portati via dal genitore, spesso la madre, senza capirne il motivo o avere gli strumenti per capirlo. Tutto questo accade nonostante le linee guida previste per le forze di polizia e per gli assistenti sociali che devono eseguire materialmente i provvedimenti di allontanamento.
Proprio qualche giorno fa la stampa ha riportato l’ennesima notizia riguardante modalità violente di prelevamento di minori. Nella provincia di Lodi una mamma è stata portata con l’inganno e trattenuta contro la sua volontà nell’ufficio del sindaco, mentre il bambino, che l’aspettava sotto con un’amica, è stato prelevato con la forza e portato via per essere collocato in una casa famiglia.
È urgente pertanto trovare delle soluzioni definitive e concrete, per mettere fine a queste gravi violazioni dei diritti umani, che raccontano di identità familiari violate e spezzate per sempre, e vietare il prelievo forzoso dei minori se non nei casi di grave pericolo per l’incolumità fisica del minore stesso.
Questi alcuni degli obiettivi della conferenza stampa,- voluta al di là di qualsiasi schieramento politico-, dalle deputate Veronica Giannone, Stefania Ascari, Lucia Annibali, Laura Boldrini, Rossella Muroni e Doriana Sarli, da sempre in prima linea contro gli abusi sui minori e la vittimizzazione secondaria.
Di Giada Giunti