AGI – La “gratuità o quasi” del servizio di trasporto pubblico a Roma dei treni, dei bus durante l’autunno, “quando ci saranno le scuole che riaprono“. A lanciare l’idea è il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Per ora, a quanto filtra, si tratta solamente di un’ipotesi allo stato embrionale della quale il Campidoglio starebbe studiando la fattibilità.
È un’idea nel solco ecologista di quanto fatto nelle ultime settimane in Germania dal governo di Olaf Scholz ed in Spagna da quello di Pedro Sanchez, con formule di abbonamento trimestrali a basso costo quando non gratuite. Si tratta di strumenti messi in campo per incentivare il trasporto pubblico di massa e diminuire il numero di vetture in circolazione, vista la crisi energetica in corso a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Il sindaco Pd sottolinea che una misura di questo tipo potrebbe dare “un aiuto concreto ai lavoratori, alle persone con i redditi più bassi e anche alla lotta al mutamento climatico“.
Nella Capitale la pandemia di Covid ha allontanato dalla metropolitana circa 200mila utenti al giorno. Ma prima il Campidoglio dovrà fare i conti con le ristrettezze di cassa dell’azienda di trasporto pubblico cittadino, l’Atac, sottoposta dal 2018 al concordato preventivo in continuità per rientrare di un maxi debito da 1,4 miliardi di euro.
La Germania ha scelto di bloccare a 9 euro al mese il prezzo degli abbonamenti mensili per tutti i trasporti per i mesi di giugno, luglio e agosto. La misura ha incontrato il favore degli utenti, con ben 21 milioni di biglietti venduti nel corso di giugno, favorita anche dalla qualità del trasporto pubblico tedesco, in particolare quello su rotaia nelle grandi città.
In Spagna, invece, è stato introdotto un rimborso del 100% sul costo degli abbonamenti e dei biglietti per le tratte ferroviarie locali e di media distanza, sarà in vigore in vigore dal 1 settembre fino a fine anno. Una misura che si aggiunge allo sconto del 30% introdotto lo scorso mese sul trasporto pubblico urbano.
In Italia a novembre dello scorso anno il Comune di Genova ha avviato una sperimentazione, con la gratuità di teleferiche ed ascensori urbani, una misura prorogata fino a luglio dopo aver monitorato un aumento del 10% dell’utenza.
A Roma il trasporto pubblico è uno dei grandi problemi da risolvere, per la sua qualità non all’altezza degli standard delle grandi città europee e per l’estensione limitata del servizio delle metropolitane, appena tre.
Anche i prezzi appaiono proporzionati al servizio; l’abbonamento annuale per utilizzare la rete Atac, metro, bus tram e ferrovie nel tratto urbano, ha un costo accessibile: 250 euro l’anno, quello mensile 35.
A Madrid per un mese si spendono 54 euro per viaggiare all’interno della zona centrale, 99 per tutto il perimetro municipale.
Mentre a Berlino si sale ad 86 euro per il pass mensile, pur con diverse forme di agevolazioni tra fasce orarie e tipologia di spostamento, per arrivare a 760 euro per la card annuale S-Bahn.
In Europa, dunque, dove il servizio è di qualità migliore e ha costi più sostenuti sono state introdotte agevolazioni con fondi statali. La sfida del Campidoglio è provare, limitatamente con le risorse cittadine, a introdurre agevolazioni per riportare i passeggeri su bus e metro e decongestionare le strade dal traffico.