Una iniziativa non politica che ha innalzato alta la “bandiera dei bambini”.
22 luglio, alla Camera dei Deputati, sala Matteotti l’evento “madri allontanate dai figli – così la Pas autorizza i prelievi coatti” organizzato dalla deputata Stefania Ascari (M5S) con la collaborazione di Giuseppe Rosa e Krizia Bellotti. All’evento hanno partecipato l’onorevole Veronica Giannone (FI), sempre presente ed in prima linea quando si trattano temi sui bambini allontanati e madri vittime di violenze; in collegamento da remoto le due onorevoli Rossella Muroni (FacciamoEco), Doriana Sarli (misto), la senatrice IpF, Cinzia Leone, vicepresidente della commissione femminicidio nonchè su ogni forma di violenza di genere, ha inviato un messaggio video, come pure la giornalista Raffaella Regoli (giornalista mediaset, “Fuori dal coro” di Mario Giordano). Si è collegata da remoto anche la giornalista Silvia Mari della agenzia di stampa Dire, promotrice della inchiesta “mamme coraggio”. Il giudice Fabio Roia, presidente Vicario del Tribunale di Milano ha inviato un suo messaggio. Tra gli avvocati relatori Voltaggio, Tranfo, Priolo, Bussolati, Fiorino, Sorgato.
Ad oggi non si sa quante parlamentari presenti all’evento saranno nuovamente elette, ma “questa rete di deputate e senatrici che Stefania e Veronica hanno creato non deve perdersi, anche se non saranno parlamentari. Dovremo fare da ponte tra le mamme ed i deputati che verranno perché è un lavoro che bisogna continuare”, così inizia il suo intervento la deputata Rossella Muroni (FacciamoEco, vicepresidente della commissione ambiente alla Camera), alla Camera dei Deputati nella piana sala Matteotti.
“Si è aperta una finestra di dialogo e di disponibilità con la Ministra Cartabia, ma lo scioglimento delle Camera complica tutto. Potremmo prendere l’impegno comunque di continuare a lavorare insieme e di fare un ponte rispetto alla legislatura che verrà perché sappiamo bene che queste storture possono essere assolutamente corrette”. Su parte della mancata risoluzione del dramma dei bambini allontanati trova ulteriore conferma nelle parole della deputata “ sappiamo anche che se non lo si è fatto fin adesso è perché esiste una lobby trasversale molto forte che rema e combatte dall’altra parte”. La parlamentare afferma che successivamente alla precedente conferenza stampa alla Camera dei Deputati (presumibilmente quella del 7 luglio scorso) i suoi canali social “sono stati presidiati potentemente da associazioni di padri separati, con minacce, commenti pesanti, quindi sappiamo bene che dall’altra parte c’è una lobby che lega un pezzo del Parlamento a una rete di associazioni e di soggetti che mirano a continuare a vedere applicata la PAS (sindrome di alienazione parentale) che è una sciocchezza dal punto di vista scientifico, non esiste dal punto di vista giuridico ed è una tragedia dal punto di vista di quello che accade”.
La Muroni sottolinea la sua disponibilità anche da semplice cittadina per aiutare queste mamme e tutte le donne che subiscono violenze e “devo dire che la cosa sconvolgente è che apri proprio una botola verso l’inferno, cioè io sinceramente non pensavo, io ho visto tante ingiustizie nel nostro Paese, ma non pensavo che nel nostro Paese potessero accadere storie di questo tipo, invece ne incontri in continuazione e ti interroghi sullo stato di salute della democrazia da una parte, sullo stato di salute dello Stato e dello stato di diritto e soprattutto ti interroghi anche su che cosa vuol dire essere donna in questo Paese nel 2022”, così si conclude un determinato e coraggioso intervento della deputata
“La disponibilità è condivisa soprattutto quando si parla di inferni che sono reali e soprattutto di vita vera”, così l’onorevole Ascari a conclusione dell’intervento della collega Muroni.
L’intervento della on.le Muroni
In collegamento da remoto anche la deputata Doriana Sarli del gruppo misto che sollecita le risposte inerenti al come si possa pensare che un figlio possa stare meglio in una casa famiglia, con estranei, piuttosto che con la mamma, i parenti, gli amici di sempre, nell’ambiente in cui è cresciuto?
Un argomento non tanto conosciuto quello delle sottrazioni dei bambini anche alla stessa parlamentare “non è tanto nota a tutti questa terribile situazione” precisa la Sarli e cita l’incessante impegno anche alla condivisione delle colleghe Giannone ed Ascari di un tema così delicato sul quale hanno tenuto alta l’attenzione con convegni, interrogazioni parlamentari, manifestazioni, vicinanza e disponibilità a tutte le ore del giorno e della notte alle mamme.
Un tema che vede il dolore delle mamme, delle famiglie a cui vengono tolti i bambini sottratti con la violenza spesso anche con l’inganno (caso Deborah delle Donne di Casalmaiocco, Lodi), come abbiamo visto recentemente, ma soprattutto che vede il dolore di questi bambini.
La Sarli conosce la storia di una mamma di Napoli citata dalla collega Giannone. “La bambina sta subendo un danno psicologico gravissimo certificato di cui non si prende atto, per motivi inspiegabili bambina è stata tolta dalla mamma” una bambina che ha vissuto i primi 8 anni della sua vita con la mamma e con i nonni materni. “La bambina ha difficoltà ad adattarsi in una nuova situazione che non è la sua, non è la sua vita, non è la sua famiglia, con un padre con cui lei non ha piacere”. La bimba non è stata collocata in casa famiglia, precisa la Sarli, ma spesso “interviene la legge e li portano via dalle famiglie, ipotizzando che un bambino o una bambina possa stare meglio in una casa famiglia piuttosto che con la madre e con la famiglia – e sottolinea ciò che avviene nella quasi totalità delle storie, ossia che la mamma sarà totalmente esclusa dalla vita dei propri figli, nonostante nelle decisioni prese venga citata la famosa bigenitorialità che per la mamma non esisterà più – per poi passare ad una mono genitorialità con il padre.
Se esistono rapporti “difficili” tra padre e figli, ovviamente accade perché un padre è violento e non sa fare il padre, non è in grado di relazionarsi con il proprio figlio “cerchi di affrontarlo nell’ambiente dove vive il bambino”, ci invita a riflettere la Sarli.
Ed è evidente che “ se non c’è dietro tutto questo qualche altro interesse, io non riesco a capire come lo Stato, come questo sistema possa continuare a perpetrare ai danni di bambini e di famiglie “
La deputata Sarli si congeda rinnovando il suo sostegno in tutte le iniziative sul tema affrontato con le colleghe e mamme.
L’intervento della on.le Sarli
Anche la scienza è dalla parte dei bambini che devono vivere nell’amore dei genitori.
Fonte Ansa “separare figli dalla mamma può far deragliare lo sviluppo del cervello.
Il potere che il tocco materno ha sul bimbo è talmente importante che se improvvisamente venisse a mancare, rischierebbe di far ‘deragliare’ il cervello del piccolo. Ad approfondire questo legame, che passa attraverso la modulazione della serotonina, il cosiddetto ormone del buonumore, sono stati gli esperti della Society for Neuroscience”. Molti sono stati gli studi su questo tema.
Giova citare un estratto delle osservazioni della requisitoria della Sostituta Procuratrice Generale della Corte di Cassazione , dr.ssa Francesca Ceroni, per l’accoglimento di un ricorso per la cancellazione di una sentenza della Corte d’Appello di Roma, che mostra come a volte alcuni provvedimenti incidono “sui diritti di natura personalissima e di primario rango costituzionale” e che “ possono comprime pesantemente le libertà fondamentali delle persone e delle persone minori di età, la libertà personale, di domicilio, di comunicazione, di circolazione e, dunque, devono godere del massimo delle garanzie” secondo precisi articoli della Costituzione”.
Con questi allontanamenti coatti devastanti, che segneranno la vita a questi innocenti bambini, è stato conquistato il “ supremo interesse del minore”, come leggiamo in tutte le ordinanze, sentenze, relazioni? Noi rispondiamo assolutamente NO!
Di Giada Giunti