Il 22 luglio evento si è tenuto l’evento “Madri allontanate dai figli – così la Pas autorizza prelievi coatti”, alla camera dei Deputati sala Matteotti, organizzato dalla deputata Stefania Ascari con la collaborazione di Giuseppe Rosa, Krizia Bellotti. Numerosi i relatori presenti, l’onorevole Veronica Giannone, le deputate Dariana Sarli e Rossella Muroni in collegamento da remoto.
E’ stato letto dalla deputata Ascari un contributo inviato dal giudice Fabio Roia, Presidente Vicario del Tribunale di Milano. I relatori avvocati Antonio Voltaggio, Carlo Priolo, Alessia Sorgato, Sara Fiorino, Giacomo Tranfo, Donatella Bussolati, Stefano Maioli, responsabile nazionale della associazione il Coraggio onlus di Milano,.
La giornalista Silvia Mari della agenzia di stampa Dire è intervenuta da remoto “una maternità non si misura con un termometro”; la giornalista d’inchiesta Raffaella Regoli, volto noto anche nel programma di Mario Giordano “Fuori dal Coro” ha inviato una video messaggio.
L’avvocato Sara Fiorino del Foro di Bari impossibilitata ad essere presente ha inviato un suo contributo.
“Io e te, due cuori uniti per sempre”. Vorrei iniziare così il mio intervento, una frase pronunciata all’unisono durante una telefonata protetta tra una mamme e sua figlia allontanate dal 2013, ma con un rapporto vero e forte che mai nessuna legge , nessun provvedimento, nessun reset potrà mai distruggere. L’ho ribadito sempre le leggi ci sono a tutela dei minori, il diritto all’ascolto, il supremo interesse del minore di cui tanto sentiamo parlare, ciò che manca è il controllo su chi deve applicare tali regole processuali. Gli incontri tra Francesca , una mamma che seguo, e sua figlia sono stati interrotti senza alcun provvedimento giudiziale, gli incontri protetti decisi nel 2014 non sono mai stati decisi da un giudice, il collocamento in comunità è stato richiesto dal tutore, il collocamento dal padre dopo 8 anni di comunità è stato deciso in un incontro di rete…. collocamento effettuato mentre il GT “riservava ogni decisione all’esito delle mie controdeduzioni”. Cosa voglio dire? Voglio dire che i processi, le decisioni vengono prese dai soggetti che non sono parti processuali: curatori, tutori, assistenti sociali, CTU, psicologi.
E nonostante tutto il rapporto tra una madre e un figlio è indissolubile…due cuori uniti per sempre. A che punto siamo? Purtroppo al risveglio delle coscienze non è seguito un richiamo all’applicazione delle norme a tutela dei minori e continuiamo a vivere giornalmente con prelievi che come detto dalla Cassazione non sono di un paese democratico. I passi in avanti sono stati fatti ma siamo ancora molto lontani dal raggiungimento dell’obiettivo” allontanamenti zero” manca una volontà politica condivisa da tutti. La violenza di genere. La legge n.69/2019 CD codice rosso all’art. indica “Dalla comunicazione della notizia di reato, il PM avrà tre giorni di tempo per ascoltare la testimonianza della vittima. Il termine di tre giorni potrà essere prorogato solamente in presenza di imprescindibili esigenze di tutela di minori o della riservatezza delle indagini, pure nell’interesse della persona offesa.” Ebbene nella norma c’è già il limite, servirebbe una indagine.. quante donne vengono ascoltate nel termine di 3 giorni? Poche. prevedono la deroga alla norma di legge. Si legge infatti ” il PM valuterà se effettuare l’ascolto…”. Quindi non è un obbligo né l’ascolto e né il termine. Ecco che chi fa denuncia si trova ad attendere l’effettuazione dell’ iter giudiziale e il carnefice ha il tempo o per uccidere fisicamente la vittima o ucciderla andando in tribunale a richiedere l affidamento dei figli. La soluzione? L’hanno trovata molte donne…non denunciare più. Concludo: molto si è fatto, oggi siamo un pò di più a parlare di questo argomento.
Cosa fare? Liberare tutti i minori facendoli tornare a casa dove hanno vissuto per anni, ottima la proposta di un decreto legge d’ urgenza, istituzione di commissioni che valutino i casi dubbi e soprattutto parità tra accusa e difesa e contraddittorio, noi legali del genitore collocatario dobbiamo essere presenti a tutte le fasi, perché un legale non può presenziare agli incontri di rete? Perché non si videoregistrano le riunioni? Avv. Sara Fiorino”
Di Giada Giunti