“Questa legislatura si chiude purtroppo con lo ZERO alla voce Diritti Civili.
Il Parlamento, che è stato un mosaico complicato di partiti e partitini prodotti da scissioni a caldo o a freddo, non è riuscito, in quasi 5 anni, a mettersi d’accordo su delle serie riforme in materia di diritti. Niente ius soli, o ius scholae, che era una proposta a firma di Giuseppe Brescia e che avrebbe consentito a circa 1 milione di “nuovi italiani”, figli di stranieri ma nati o cresciuti in Italia di essere riconosciuti da questa nazione.
Niente legge contro l’omolesbobitransfobia. Cioè nessuna aggravante specifica per chi offende o usa violenza nei confronti di persone LGBTQ+.
Niente norma sul suicidio assistito, in barba alla sentenza n. 242 del 2019 della Corte Costituzionale, che prevede la non punibilità dell’assistenza al suicidio (ve lo ricordate il caso DJ Fabo? Partì tutto da lì). L’Italia è uno dei pochi paesi europei a non avere una norma sul fine vita.
Niente legge sulla cannabis terapeutica e ricreativa. Quella che oggi è la sostanza più utilizzata rimane saldamente nelle mani della criminalità, esclusiva delle piazze di spaccio, invece di essere normata, tassata e gestita dallo Stato.
Su tutte queste proposte, la destra, spesso spalleggiata da Italia Viva, Azione e tutti quei partitini di centro che oggi cercano di coagularsi, ha sempre posto il veto.
Come MoVimento 5 Stelle crediamo fermamente che l’allargamento dei diritti individuali e collettivi sia una priorità, in grado di rendere il Paese più forte e coeso.
Perché i diritti sono come il sole, se i suoi raggi raggiungono anche gli altri e li illuminano a me non tolgono niente, anzi!
Il Campo Giusto, Vota MoVimento 5 Stelle, Diritti Civili, Elezioni 2022”, coì in una nota la deputata Stefania Ascari, avvocato penalista, commissione antimafia e giustizia.