Si è tenuto oggi l’incontro al Ministero della Giustizia tra la ministra Marta Cartabia e le onorevoli Stefania Ascari (M5S), Veronica Giannone (FI), Laura Boldrini (PD), Doriana Sarli (misto), fortemente voluto dalle deputate.
“Non si molla fino alla fine. Oggi, assieme a Laura Boldrini, Veronica Giannone e Doriana Sarli, ho portato all’attenzione della Ministra della giustizia Marta Cartabia l’emergenza dei prelievi coatti dei minori e delle falle del sistema affidi su cui aleggia l’ombra della Pas” queste le prime parole della deputata Stefania Ascari al margine dell’incontro con la Ministra.
“I bambini continuano a essere allontanati dai loro affetti con modalità brutali per essere collocati in case famiglie – afferma la deputata ed aggiunge – questo accade, nonostante anche la Corte di Cassazione, con ordinanza n.286/2022, abbia condannato con fermezza i prelievi violenti ritenendoli non conformi ai principi dello stato di diritto”.
Dal 2018 vengono sottoposte alla Ascari decine e decine di segnalazioni, come pure è a conoscenza che fuori da Montecitorio c’è un presidio fisso di mamme vittime di violenza domestica che nel corso dei procedimenti giudiziari di separazione e di definizione della responsabilità genitoriale “sono diventate vittime una seconda volta da parte delle Istituzioni. Quello che dovrebbe essere uno strumento di tutela del supremo interesse del minore – precisa la deputata – continua a concretizzarsi in prelievi strazianti e traumatici”. Con una sua proposta di legge in Parlamento si è ottenuta la costituzione di una commissione d’inchiesta ed aggiunge di aver depositato proposte di legge con le quali si chiede una riforma del sistema affidi.
“ Ho perso il conto di quante interrogazioni ho presentato al ministero della giustizia, senza mai ottenere risposte soddisfacenti, osserva la Ascari.
“Oggi siamo stati qui, di persona, dalla Ministra Cartabia per chiedere di trovare soluzioni definitive e concrete almeno nei decreti attuativi della riforma civile, mettere fine a queste gravi violazioni dei diritti umani e vietare il prelievo forzoso dei minori se non nei casi di pericolo del minore stesso. Noi non ci fermeremo fino a quando non avremo ottenuto delle risposte. Non smettiamo di far rumore per smuovere le coscienze”, così si legge in una nota della deputata Ascari.
Le fa eco la Giannone, che assieme alla collega-amica Ascari, è costantemente impegnata nel trattare argomenti tanto drammatici da devastare il cuore; ma loro ci sono, ci sono sempre state per le mamme, sempre ci saranno. Sanno essere legislatori a tempo pieno con l’impegno ad agire.
La Giannone commenta l’incontro con la Guardasigilli “per raccontarle la verità su alienazione parentale e prelievi forzosi dei minori”.
Da tempo si attendeva questo incontro che la Giannone “per poterle parlare di persona delle storture del sistema affidi, in particolare dei prelievi forzosi dei minori e dell’alienazione parentale.
Questa mattina finalmente ci sono riuscita – afferma la deputata di Forza Italia ed aggiunge che assieme alle colleghe Stefania Ascari, Laura Boldrini e Doriana Sarli hanno portato all’attenzione della Ministra “una vera e propria emergenza minori, non più rimandabile. Perché nonostante siano stati fatti dei passi avanti grazie alla riforma del processo civile, purtroppo restano moltissime lacune che abbiamo il dovere di colmare subito”.
E non si poteva essere più chiari di così “ bisogna mettere nero su bianco che strappare un bambino con modalità disumane non è ammissibile, perché è un reato – afferma con decisione la Giannone-. Deve valere per tutti, servizi sociali compresi che già godono di troppa autonomia”.
La Pas è stato, appunto, un argomento trattato nell’incontro, infatti rileva la Giannone “ bisogna fare uscire dai tribunali tutte le teorie ascientifiche, come l’alienazione parentale, che vengono utilizzate nelle CTU per allontanare i bambini dai genitori, molto spesso, che piaccia o no, dalle madri. Questione ribadita più volte anche dalla Cassazione.
La riforma del sistema affidi, che anche le mie colleghe chiedono con forza, non è propaganda politica. La mia PdL sul tema, sulla quale ho lavorato duramente, è il frutto di tutte le richieste di aiuto che mi sono arrivate in questi anni ed è per questo che continuerò a battermi fino all’ultimo giorno di questa legislatura per fare la differenza.
Sono soddisfatta dell’incontro di oggi. La Ministra Cartabia ha aperto una fase di dialogo e collaborazione grazie alla quale spero di poter dire che tutti i miei sforzi non sono stati vani. Andiamo avanti” conclude la Giannone a commento dell’incontro al Ministero della Giustizia.
Le proposte di legge presentate delle due colleghe Ascari e Giannone, dovrebbero trovare urgenti provvedimenti conseguenti, per interrompere questo fenomeno aberrante che inficia i fondamenti della Carta Costituzionale e dei valori di democrazia e libertà.
Giada Giunti