Un bel debutto, quello dell’ecclettico attore, scrittore, uomo concreto al servizio dell’Arte e degli artisti che è Amedeo Fusco. L’evento è stato realizzato in quel di Cava Gonfalone, nel cuore storico della città di Ragusa; “Amedeo Fusco Racconta Frida Khalo”, una perfomance, di tutto rispetto dedicata all’artista “icona” del novecento. Fusco ha presentato e dato voce alla sua nuova “opera letteraria” coinvolgente e intensamente drammatica. La sua interpretazione, è stata una prima nazionale, – lo spettacolo ha già tanti appuntamenti in altre città – proprio nella terra di Sicilia, nella città ove attualmente egli risiede. Un testo intenso, capace di suscitare emozione, commuovere e coinvolgere; scritto interpretato e diretto dallo stesso Fusco. – Una narrazione singolare che non possiamo definire solo un semplice spettacolo teatrale; è nemmeno una semplice perfomance d’autore, né tantomeno un grande assolo confezionato per bene. E infine, non esclusivamente, solo un tributo speciale per celebrare la straordinaria artista che è stata Frida Khalo. Fusco ha una marcia in più, sintetizza e trova ricchezze, attingendo al mondo dei pittori invisibili che continuano a inviare segni inequivocabili alle ore e, all’umanità di questo tempo; egli ne sa cogliere gesti, né sa riconoscerne i segnali; che, anche noi, solo se abbassassimo il rumore di fondo, forse riusciremo ad avvertirne la presenza. L’impalpabile “contatto” è ancora necessariamente utile a questo mondo. Perché è grazie all’invisibile all’inavvertibile che, ci portano a sfiorare in qualche modo, i ricordi, la forza e i progetti che nel passato, ci sono appartenuti e che hanno riempito i giorni della nostra vita, riusciamo a trovare forza, determinazione e coraggio per dare futuro a noi stessi. Il testo, la narrazione trascinante e intensamente struggente è un po’, come un concerto per oboe a archi, immersi dentro un palpitante vibrare dei mantici di un antico organo a canne, che scuote e permea cuore e anima e, Arte ci mostra in una nuova visione vissuta, colma, colma di una forza straordinaria che, arricchisce, completa e sazia la nostra vita: come il respiro, come acqua pura bevuta alla sorgente. Frida Khalo icona di stile, Frida icona di libertà, emancipazione, femminismo, Frida forza della “donna”. Frida e l’amore, “l ‘amore – che come affermava Voltaire – è di tutte le passioni la più forte perché attacca contemporaneamente la testa, il cuore e il corpo”. Frida il dolore e la sofferenza, quella sofferenza che certamente appartiene totalmente al mistero dell’uomo. Frida che sa trarre dal dolore di ieri è la forza per l’oggi e per mai smettere di lottare. Frida, la forza delle donne, la forza della vita: “Ho sviluppato – ha scritto Nelson Mandela – una forza interiore che mi ha fatto dimenticare la povertà in cui versavo, la sofferenza, la solitudine e la frustrazione. Fusco ha dentro di se la drammaticità del tempo, un tesoro, di ricordi, di affetti apparentemente perduti, di sfide mai concluse, di viaggi mai interrotti; di sentieri cosparsi di carboni ardenti e, di Calvari disseminati sul cammino. Per questo egli non usa “parole morte”, frasi spente o metafore ridondanti e noiose, ma sceglie parole palpitanti e “vive”, quelle più chiare, quelle più dure, a volte, più dure delle pietre …prova poi, “gittandole” incontro al tempo del futuro, a dissodare i solchi di terre inaridite e secche a, scuotere coscienze impolverate e cupe, e poi con trasporto introduce un canto nuovo, un inno alla bellezza, una canzone mai sentita per la piccola storia della “vita”!
Amedeo Fusco è un affabulatore, tiene bene il pubblico, legato alle sue corde. Frida è stata l’ispiratrice per l’ambientazione e la narrazione della sua vita, ma Fusco ha realizzato un progetto tutto suo, ricco dei suoi amori, della sua passione, del suo essere libero/a. Nell’incedere dello spettacolo – ai più attenti non sfugge – quanto sia labile il confine dei comuni momenti dolorosi. “Viva la Vida” è il finale cantato di concerto con Amedeo Fusco e il suo pubblico. Con lui hanno cantato, il tenore Dario Adamo e il duo StraNia. Lo spettacolo ha avuto come assistente, fonico Gilberto Fusco, come assistente di scena Fheti Abdelaoui, il service è stato curato da Gianluca Agosta. Grafica a cura dell’artista Isabella Maria del Centro di Aggregazione Culturale insieme tutti gli artisti che, hanno esposto le opere con cui hanno partecipato alla mostra Omaggio a Frida, a Roma e a Città del Messico. Le serate spettacolo di “Amedeo Fusco racconta Frida Kahlo” proseguiranno in Calabria: il giorno 7 agosto a Scala Coeli, il giorno 12 agosto a Cariati Marina e il giorno 14 a Terravecchia. Nei giorni 22 e il 29 agosto ritornerà in Sicila al Castello di Donnafugata, per poi, intraprendere altre destinazioni verso altre città italiane.