L’Fsb punta il dito contro i servizi ucraini per l’omicidio di Darya Dugina, figlia di Alexander Dugin, l’ideologo ritenuto vicino al presidente russo, Vladimir Putin, A eseguire l’attentato sarebbe stata, secondo quanto hanno stabilito i servizi russi a meno di 48 ore dall’esplosione, l’ucraina Natalya Vovk, di 43 anni, che sarebbe in seguito riuscita a fuggire in Estonia, rende noto l’agenzia russa Tass. “A seguito di misure di ricerca urgenti, il Servizio di sicurezza federale ha risolto l’omicidio della giornalista Darya Dugina”, ha annunciato l’Fsb.
E’ stato azionato a distanza l’ordigno esploso sabato sera nell’auto sulla quale viaggiava Darya Dugina. Lo hanno riferito fonti di sicurezza citate dall’agenzia di stampa Tass. “E’ stato stabilito che la bomba sull’auto della figlia di Dugin è stata innescata a distanza. Presumibilmente, i movimenti dell’auto sono stati monitorati”, hanno affermato le fonti.