Si terrà venerdì 21 ottobre alle ore 19.30 presso Spazio 5 la presentazione del saggio “D’improvviso si è spenta la luce. Storie di stupri, lacrime e sangue” (Armando editore) della dr.ssa Virginia Ciaravolo, psicoterapeuta, criminologa, presidente dell’associazione Mai più violenza infinita onlus.
Interverranno anche l’on.le Stefania Acari, commissione giustizia ed antimafia, capogruppo Commissione d’inchiesta parlamentare di inchiesta sulle attività connesse alle comunità di tipo familiare che accolgono minori, Valeria Fedeli, già vicepresidente del Senato della Repubblica, già Ministra delle Istruzioni, tra le fondatrici del movimento civile” Se non ora quando?”. Tra i vari disegni di legge presentati, come primo firmatario quello per l’istituzione di una Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno dei femminicidi.
La dr.ssa Virginia Ciaravolo si occupa prevalentemente di donne e minori, è esperta in reati di violenza genere, abusi, bullismo, cyberbullismo. Formatrice in numerosi corsi sulle tematiche evidenziate, collabora con la questura di Napoli ed è docente/consulente esterno per la divisione anticrimine. Autrice di numerose pubblicazioni.
Perché scrivere ancora libri sulla violenza sulle donne è una domanda che ci si pone, una domanda che ha una legittima risposta “ semplicemente perché le donne continuano a morire. La violenza di genere purtroppo è un fenomeno tristemente attuale, quotidiano, continuo ed inesorabile. Le riflessioni e gli iscritti non sono mai superflui, anzi hanno il pregio di tenere alta l’attenzione”, queste le parole dell’autrice del saggio “D’improvviso si è spenta la luce, storie di stupri, lacrime e sangue” (Armando Editore) Virginia Ciaravolo.
“Il nostro tempo vede ancora uomini considerare la donna come appendice difettosa, da annichilire, svilire, frantumare, calpestare, picchiare, violentare, uccidere.
Il manuale è stato fortemente voluto e realizzato da un team di esperti di differenti specialità, proprio e affinché l’approccio sia quanto più multidisciplinare possibile regalando strumenti psicologici, sociologici, medici, giurisprudenziali e pratici per un proficuo lavoro di rete di formazione/informazione”.
“La violenza di genere dalla A alla Z” prende a prestito le 21 lettere alfabetiche italiane per descrivere in modo quanto più esaustivo possibile i vari ambiti del fenomeno”.
Il saggio vuole essere un vademecum utile per chi ha voglia di approfondire un fenomeno della violenza a 360°, un testo guida per le scuole, un prontuario per i professionisti. E’ un manuale per abbattere i luoghi comuni sulla tematica, un approccio quanto più multidisciplinare, una proposta che si nutre di collaborazione, riflessione e speranza.
Nel capitolo riguardante il femminicidio la Ciaravolo sollecita ad una riflessione secondo cui “ la famiglia rappresenta il principale contesto a rischio per le donne. Nel Femminicidio la donna viene uccisa in quanto DONNA, perché si sottrae al ruolo che la società ha costruito per lei”.
Dominio, possesso del padre, il luogo di eccellenza della violenza è la casa, da luogo sicuro, intimo, protettivo, diventa il luogo dell’orrore.
Il capitolo 11 è dedicato alle denunce, vengono forniti dei dati, “1 donna su 4 è vittima di violenze da parte del partner, nel 90% dei casi sono le donne a chiamare anche il numero 1522; sono infatti raddoppiate le richieste di aiuto, specialmente nel periodo Covid. Le forze dell’ordine rappresentano la chiave di volta per un percorso di uscita dalla violenza, perciò si evince che l’operatore che si pone all’ascolto ha un ruolo ed un compito difficile e delicato, dipenderà il futuro di quella donna e il suo destino. La donna deve capire che quanto le sta accadendo è un reato, un attacco al suo diritto di integrità psicofisica”.
Il manuale ”D’improvviso si è spenta la luce , storie di stupri, lacrime e sangue”, si apre con la presentazione del Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d’appello di Napoli, Luigi Riello, il quale evidenzia dati allarmanti raccolti dalla Procura della Repubblica di Napoli. Allarmanti sono le “dimensioni del fenomeno della violenza di genere consumata all’interno delle mura domestiche: tra il 1° gennaio 2020 ed il 31 dicembre 2021, sono stati aperti quasi 9 mila (8980) procedimenti penali con almeno una donna tra le vittime e l’autore del reato già identificato.
Non si può pensare di affrontare la piaga dei femminicidi solo quando succedono; è necessario colpire severamente con risposte dissuasive anche” i reati spia”(individuare), ossia i maltrattamenti, lo stalking, le lesioni in pregiudizio di familiari.
E’ chiaro secondo quanto viene più volte sottolineato in questo interessante saggio che l’approccio deve essere multidisciplinare, le strategie da mettere in campo comprensive di diverse dimensioni nelle quali la vittima deve essere adeguatamente sostenuta ed aiutata nel girone infernale in cui inevitabilmente finisce. Molteplici professionalità messe in campo con passione e tensione ideale per agire contro un reato aberrante come lo stupro”. Queste le parole del Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d’appello di Napoli, Luigi Riello.
Anche nella prefazione a cura di Elisabetta Garzo, prima presidente donna del Tribunale di Napoli ci si pone la stessa domanda “è proprio necessario un altro libro che parli di violenza di genere?
“ Direi proprio di sì – risponde la Garzo – soprattutto in questo periodo, soprattutto se è dalla A alla Z, dalle cause che la generano, dal clima nel quale attecchisce e cresce, dal suo incardinarsi nella quotidianità come comportamento ”naturale”, dalla connivenza e dall’indifferenza del contesto sociale, fino ad arrivare alla colpevolizzazione della vittima.
Persiste, infatti, il pregiudizio che addebita alla donna la responsabilità della violenza sessuale subita: il 39,3% della popolazione ritiene che una donna sia in grado di sottrarsi a un rapporto sessuale se davvero non lo vuole.
Il dato che fa maggiormente soffrire è che per molte donne e ragazze la minaccia si sostanzia proprio laddove dovrebbero essere maggiormente al sicuro, nelle loro case, tra i loro affetti.
Quasi mai è uno sconosciuto l’autore della violenza. In Italia anche grazie ad un importante impegno istituzionale, il numero nazionale antiviolenza e stalking 1522 ha registrato, nel periodo compreso tra marzo e giugno, un aumento del 119% nel numero delle chiamate ricevute, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La violenza nasce laddove viene ritenuta ”naturale” la diversità di genere, ignorando che la parità di opportunità tra donne e uomini sia la condizione essenziale per l’eliminazione di tutte le forme di violenza nei confronti di donne e ragazze.
Questo manuale può offrire “strategie di difesa” utili per tutti coloro che nella quotidianità, affrontano tali problematiche sociali, ma, soprattutto, può essere utile a tutti, studenti, docenti, gente comune offrendo spunti di riflessione e consigli pratici per il miglioramento della ”morale sociale”.
Lo dico da donna e lo dico come magistrata, quanto sia indispensabile un approccio multidisciplinare al tema della violenza, dalla magistratura, inquirente e giudicante, dalle forze di polizia, agli assistenti sociali e psicologi, psicoterapeuti, associazioni, sportelli di ascolto e quant’altro serva per fare emergere e sostenere la donna vittima di violenza.
Ma sappiamo bene che ciò non può bastare: la violenza si combatte su un terreno più solido che è quello della cultura, il che vuol dire che molto possono e devono fare, il mondo della famiglia e della scuola, il mondo della stampa, il mondo del teatro e della televisione, il mondo dello sport, il mondo dell’economia.
E alla politica con la P maiuscola spetta il compito di intervenire la rotta e favorire la maggiore partecipazione delle donne alla vita sociale, in ragione del fatto che nel mondo le donne rappresentano circa il 39% della forza lavoro ma detengono in percentuale una minore partecipazione alle posizioni manageriali.
Ben venga questo manuale, ben venga ogni lavoro che analizzi ogni problema dalla A alla Z, ben venga ogni riflessione che aiuti a capire la bellezza e l’importanza di lavorare insieme”.
Anche la prefazione è un invito a leggere il saggio della Dr.ssa Virginia Ciaravolo con i suoi 42 capitoli.
I proventi di questo libro contribuiranno ad aiutare due associazioni che da sempre sono accanto alle donne e ai bambini associazione “salva mamme-salva bebè e UICI Unione nazionale ciechi e ipovedenti”, affinché le violenze sessuali sulle donne ed in particolare sulle donne speciali, denominate anche violenze multiple possono avere la giusta attenzione e prevenzione.
Di Giada Giunti