Quando un bambino viene al mondo dal ventre materno le prime cose che percepisce sono la pelle ed il cuore di sua madre che gli danno calore, affetto, amore. I baci, gli abbracci, le carezze, le voci sono le prime cose essenziali che favoriscono in modo determinante la crescita emotiva di un figlio. Gli abbracci rappresentano le radici, uniscono i genitori ai figli, sono un modo di dare loro forza, affetto e sicurezza.
È fondamentale curare ogni giorno il contatto fisico con i propri figli. Gli abbracci creano connessioni neuronali, costruiscono pensieri positivi ed affetto, annientano le paure, i dubbi e le incertezze.
La scienza continua ad accertare che gli abbracci fanno crescere sani i figli, li rilassano, provocano emozioni positive.
L’affetto fisico tra mamma e figli durante i primi mesi di vita regala una stimolazione sensoriale in grado di favorire la loro crescita, di rafforzare il loro sistema immunitario, di regolare la loro temperatura ed il loro respiro.
L’odore della mamma è unico ed il figlio non lo scorderai mai più.
L’odore della mamma indica un legame molto forte e rimane nei nostri ricordi inconsci per tutta la vita, facendo sentire i bambini amati e al sicuro.
Il riconoscimento dell’odore naturale della mamma si rafforza ancor di più durante l’allattamento perché il neonato lo assorbe dal capezzolo e delle ghiandole delle ascelle della mamma.
Anche per le madri l’odore del proprio figlio genera dipendenza e le porta ad annusarli spesso, in particolare sulla testa e sui capelli che sono le zone che producono più ormoni. E’ normale, è naturale, è amore. Si crea un legame fisico con il proprio bambino scambiandosi gli odori.
Questo riconoscimento olfattivo, rimarrà indelebile nella nostra memoria e verrà associato, anche inconsciamente ai momenti felici che abbiamo passato con la nostra mamma, durante i quali ci siamo sentiti amati e protetti, scatenandoci anche delle emozioni molto forti e facendoci sentire istintivamente al sicuro.
La costruzione del legame tra una mamma ed il suo bambino nasce quando il neonato si trova ancora nell’utero; è dovuta allo scambio di ferormoni ed odori, ai segnali chimici inviati e si rafforza attraverso l’allattamento e l’accudimento. L’amore incondizionato della mamma che gli si trasmette anche con il suo odore, il figlio lo porterà con sé tutta la vita.
Come sappiamo l’udito e l’olfatto sono più sviluppati in un neonato, non come la vista.
L’amore tra madre e figlio è stato accertato anche attraverso una risonanza magnetica.
A dimostrarlo anche una risonanza magnetica tra mamma e figlio. Rebecca Saxe (MIT, dipartimento scienze cognitive), una neuroscienziata americana, assieme al collega Atsushi Takahashi, è riuscita a dimostrare il legame tra mamma e figlio attraverso la risonanza magnetica mentre baciava il proprio figlio di 2 mesi.
Dall’immagine ottenuta, oltre al grande amore traspare anche la somiglianza del cervello tra la madre ed il figlio. Il bacio provoca una vera e propria reazione chimica nel cervello di madre a bambino, in particolare stimolando la produzione di ossitocina (l’ormone dell’amore) per la sensazione di attaccamento e di affetto che vengono risvegliati. Con il bacio vengono poi rilasciati dopamina, che stimola una sensazione di benessere, vasopressina, in grado di rafforzare il legame tra mamma e figlio e ancora serotonina, fondamentale per la regolazione dell’umore.
Rebecca Saxe ha voluto anche chiarire che questa foto è un perfetto simbolo della potenza dell’amore materno, “La Madre e il Bambino è un potente simbolo di amore e innocenza, bellezza e fertilità”.
Fonte: LiveScience.com (© Rebecca Saxe, Atsushi Takahashi and Ben Deen / Department of Brain and Cognitive Sciences, MIT / Athinoula A. Martinos Imaging Center at the McGovern Institute for Brain Research, MIT
12 abbracci al giorno per essere felici.
“Abbiamo bisogno di 4 abbracci al giorno per sopravvivere, di 8 abbracci al giorno per sostenerci e di 12 abbracci al giorno per crescere”, è quanto sostiene la famosa psicoterapeuta statunitense, Virginia Satir.
E’ noto che i benefici degli abbracci per i più piccoli sono molti.
Stimolano il nervo vago e di conseguenza arrivano al cervello impulsi che hanno effetti benefici sull’ umore, sonno e appetito. Gli abbracci fanno produrre dopamina, un neurotrasmettitore che aiuta l’umore, dà piacere e attenua lo stress; riducono il livello di cortisolo e di conseguenza lo stress; liberano ossitocina, ormone dell’amore che aumenta fiducia ed empatia riducendo l’ansia; permettono al cervello di svilupparsi al meglio e appunto “crescere”; prevengono capricci e rabbia.
L’abbraccio permette al bambino di sentirsi amato, protetto e felice. Getta quindi una base importante per la sua sicurezza personale che è fondamentale per sapersi relazionare al meglio con il mondo esterno, aiutati dalla giusta dose di autostima e senza grossi timori.
Il mal di testa passa con un bacio. Il valore dell’empatia nella cura di certe patologie infantili.
“Adesso mamma ti dà un bacino, così ti passa la bua”, una frase che abbiamo spesso sentito o detto, non è solo una coccola, bensì una vera e propria medicina.
Una ricerca presentata da Vincenzo Guidetti, neuropsichiatra della Sapienza di Roma al Congresso Internazionale sulle Cefalee di Stresa elenca il mal di testa tra i disturbi di internalizzazione derivati da carenze affettive nell’infanzia. Guidetti ha analizzato circa 60 studi condotti negli ultimi 5 anni. Gli strumenti di neurovisualizzazione hanno confermato quello che gli psicologi avevano intuito da tempo: i gesti di affetto dei genitori attivano specifiche aree del cervello legate allo sviluppo della coscienza. (da Il digitale).
Il bacio della mamma, una carezza, un abbraccio e qualsiasi altra manifestazione di affetto ed empatia, crea un vero e proprio ponte emotivo tra la mamma e figlio.
Separare i figli dalla mamma può far deragliare sviluppo cervello.
Il tocco della madre influenza il cervello del piccolo attraverso serotonina.
Il potere che il tocco materno ha sul bimbo è talmente importante che se improvvisamente venisse a mancare, rischierebbe di far ‘deragliare’ il cervello del piccolo. Ad approfondire questo legame, che passa attraverso la modulazione della serotonina, il cosiddetto ormone del buonumore, sono stati gli esperti della Society for Neuroscience.
Registrando in modalità wireless l’attività cerebrale dei cuccioli di topo durante l’interazione con la madre, i ricercatori del Nathan Kline Institute di Orangeburg, negli Usa, hanno mostrato una connessione diretta tra la cura materna e la produzione del neurotrasmettitore serotonina. (Ansa)
La scienza insegna che l’amore fa bene, fa vivere sani, sereni, felici, maturi, equilibrati, la scienza insegna, accerta, mentre talune figure istituzionali negano e distruggono quando è stato accertato dalla scienza.
Tra i genitori e figli c’è amore puro ed infinito, ci sono scambi di baci, abbracci, carezze, sguardi, complicità, ma per il truffaldino e criminale modus operandi di alcune figure istituzionali che guadagnano soprattutto sulle lacrime dei bambini tutto questo diventa qualcosa che non dovrebbe essere fatto e motivo di allontanamenti coatti, cioè un crimine efferato.
Riporto qualche frase che viene spesso riportata in alcune relazioni della figure istituzionali che poi si copiano ed incollano nelle sentenze e decreti che non hanno nulla di scientifico e nulla che rispetti le normative nazionali, sovranazionali, le sentenze ed ordinanze della Corte di Cassazione, le convenzioni europee, soprattutto quella di Istanbul, le indicazioni del Grevio, della Ue.
“L’affettività tra mamma e figlio è molto fisica, ci sono abbracci e baci anche sulle labbra tra mamma e figlio”; “ho notato che la madre lo abbracciava continuamente, lo baciava e gli parlava all’orecchio”. ” La madre ad ogni incontro si presentava con giochi esagerati in quantità ed era un rapporto molto fisico, di abbracci, baci e giochi”; “si salutano abbracciandosi e baciandosi sulla bocca. La relazione tra di loro è molto fisica durante tutto l’incontro, anche se ciò talvolta appare travalicare la dimensione affettuosa di una relazione madre e figlio, e per il tempo, per l’intensità e per le modalità con cui avviene diventa adesiva, totalizzante e simbiotica”. “Il saluto di commiato avviene nella stessa modalità di scambio di effusioni”; “i rapporti tra la madre e figlio erano fin troppo affettuosi, anzi morbosi ricordo infatti che si davano i baci, la massaggiava sotto le magliette, lo stringeva forte”; “I comportamenti morbosi della mamma consistevano in abbracci lunghi ed intensi, baci ripetuti anche sulla bocca, lo accompagnava anche in bagno (in seguito non l’abbiamo permesso)”; “le conversazione si attestano su scambi di ti amo e mi manchi”.
Le mamme continueranno ad amore, abbracciare, baciare, coccolare i propri figli fino all’età di “100 anni”!
L’amore insegna, la scienza conferma, “alcuni” delinquono!
Di Giada Giunti