“Meno regole più chiare per tutti”. Potrebbe consistere nell’architrave della logica del nuovo governo. Ma la cosa a cui gli avversari dovranno abituarsi è avere a che fare con “una democrazia decidente”. Giorgia Meloni ha adottato questa dizione per annunciare la democrazia presidenziale che vuole instaurare. Chi vince governa per cinque anni per poi dare la parola agli italiani. Improntata sui capisaldi più classici del liberalismo il discorso di Giorgia Meloni. Ma per farlo cita Papa Francesco: “La libertà non è fare quello che ci piace ma fare quello che si deve”.
La conferma più forte dei tropi classici della destra italiana che Giorgia Meloni ha ribadito nel discorso alla Camera per incassare la fiducia, martedì 25 ottobre alle ore 11,30 circa. Un momento storico che sarà oggetto di contrasti nei prossimi mesi e forse anni. Giorgia Meloni tende a un discorso di apertura per tutti e per tutte. All’Unione Europea non fa sconti: “Faremo sentire la nostra voce come deve fare una grande forza fondatrice”.
“Proprietà pubblica delle reti”… “Concessioni pubbliche come autostrade e aeroporti. L’Italia deve tornare ad avere una politica industriale”… “Tutto per avere nella crescita economica una fase duratura e strutturale”.
Applausi tra una parte di discorso e l’altro e lei con aria improvvisamente sdrammatizzante: “finimo a”é due se continuamo così, eh!”
Sul piano economico continua su criteri liberalistici: “stimolare le imprese straniere che sono disponibili a investire in Italia”. Con sguardo alle scadenze e al da fare di oggi: “Il PNRR è una grande occasione per dare questa spinta all’Italia”.
Meloni tiene a sottolineare che al netto delle polemiche questo governo è riuscito a formarsi in tempi record nella storia nazionale. Questi problemi si approcciano in modo pragmatico non con approccio ideologico.
Superare la logica dei bonus, buoni per la campagna elettorale, ma non per dare crescita al paese. Ma fa riferimento anche al Papa quando ribadisce che il lavoro è un modo per uscire dalla sudditanza psicologica e morale nei confronti dello Stato e un colpo lo dà al reddito di cittadinanza. Ma questo significa lavorare più attentamente per la prevenzione agli incidenti nei luoghi di lavoro e fa un riferimento su tutti alla morte del giovane De Seta.
“Un governo politico altamente rappresentativo della maggioranza degli italiani” … “Liberare le migliori energie della popolazione”… “E se per farlo dovremo scontentare alcuni potentati non ci tireremo indietro perché il coraggio non ci difetta” …
A coloro che negli altri paesi hanno detto di voler vigilare sui nostri livelli di democrazia: “possono spendere meglio il loro tempo. Gli italiani non hanno nulla da perdere”.
E all’Europa per rilanciare un orgoglio nazionale. “Noi siamo gli eredi di San Benedetto patrono ufficiale dell’Europa”. Ma pragmaticamente il dovere nella politica europea consiste in “rivedere il patto di stabilità” e Tajani che annuisce. Come può una comunità nata settanta anni fa sulla volontà di creare una federazione per il carbone e per l’acciaio oggi essere impreparata davanti alla crisi energetica. Meloni però chiarisce che l’Italia sarà un affidabile partner in Unione Europea nella solidarietà all’aggressione militare russa in Ucraina. La guerra che ha aggravato una condizione già difficile per il rincaro dei prezzi ci vedrà sempre solidali all’Ucraina perché la nostra tranquillità non può essere prevalente sulla sicurezza nel rapporto tra i paesi che è anche la nostra sicurezza.
Indispensabile intervenire con misure volte a far crescere le possibilità che le famiglie hanno per andare avanti. Il contesto in cui ci troviamo è uno di quelli più complicato. In un clima in più di grande incertezza.
E poi si affida alle raffigurazioni quando dice: “siamo nel pieno di una tempesta. Gli italiani hanno dato a noi l’onere di uscire dalle difficoltà che l’Italia affronta. Ci siamo battuti lo stesso per affrontare quello che il nostro paese sta affrontando perché il nostro è il più bello paese del mondo”. E continua sul parallelismo marino per vestire i panni di un equipaggio in un’imbarcazione che deve superare lo stallo di marosi di grandezza incredibile.
“Difendere la natura con l’uomo dentro”. La sintesi della lotta contro il gravame di emergenza per l’ambiente. “Uscire dalla glaciazione demografica”. Stavolta usa la raffigurazione ambientalista per passare a parlare dell’emergenza sulle nascite. La famiglia come pilastro che unisca le generazioni. E sulle conclusioni si riferisce a Montesquieu quando cita: “La libertà è quel bene che favorisce ogni altro bene”.
Ma arriva anche il riconoscimento che tutti da lei si aspettavano. “Le leggi razziali la peggiore vergogna della storia nazionale” … E in quegli anni: “Una successione di orrori che ha investito tutta l’Europa. Gli orrori nella Storia non vanno confrontati, si cade nell’abisso” … “Insegnamenti accolti militando della ‘destra democratica italiana’ quando ragazzi innocenti venivano uccisi a colpi di chiave inglesi”. Sul ringraziamento al personale sanitario non manca di rinverdire la polemica su quando è avvenuto nella gestione della pandemia e sui dati nazionali che ci vedono il paese con maggiori vittime che nelle diverse altre realtà nel mondo.
E poi un richiamo alla sua vita personale quando rievoca i motivi per cui da ragazza decise di fare politica a seguito della grande suggestione creata dall’assassinio di Falcone e Borsellino e all’emozione di vedere i loro ricordi entrando nella sala di presidenza della Camera.
Con la stessa determinazione con cui annuncia la lotta alla mafia si pronuncia nell’azione contro le morti nelle carceri per trovare modalità di umanizzarle ma anche nella riforma del sistema della giustizia italiana.
E un monito alla logica del facile diritto d’asilo, contro la logica a favore degli scafisti: “in Italia come in altri paesi d’Europa non si entra illegalmente”.
Nelle conclusioni: ” io sono la prima donna che arriva alla presidenza Consiglio e non ci arrivo grazie ad amicizie importanti” E fa una citazione inglese per dire che ha stravolto i pronostici e si annuncia allora di continuare coerentemente: “stravolgere i pronostici”.