Sulla violenza nei confronti di donne e sugli allontanamenti dei figli soprattutto dalle madri bisogna ripartire da capo con la nuova legislatura, facendo tesoro di quanto è stato già fatto, di ciò che è emerso soprattutto dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio nonché su ogni forma di violenza di genere al Senato (cito soprattutto la 9° relazione “ La vittimizzazione secondaria delle donne che subiscono violenza e dei loro figli nei procedimenti che disciplinano l’affidamento e la responsabilità genitoriale“) e dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività connesse alle comunità di tipo familiare che accolgono minori alla Camera.
“In questa legislatura è fondamentale portare avanti il grande lavoro fatto nella diciottesima legislatura, ho ridepositato tutte le interrogazioni parlamentari, le segnalazioni da parte delle mamme che hanno denunciato l’illegittimo allontanamento dei propri bambini a cui il ministero di competenza non ha dato risposta”, lo annuncia l’on.le Stefania Ascari (M5S), avvocato penalista, già capogruppo Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività connesse alle comunità di tipo familiare che accolgono minori e Capogruppo M5S in Commissione Antimafia, Commissione giustizia.
La deputata ai microfoni di Paeseroma informa anche di aver ripresentato la “proposta di legge in tema di riforma del sistema affidi che il giorno prima dello scioglimento delle Camere era stata votata all’unanimità in Commissione Giustizia”.
Ed aggiunge “la richiesta della istituzione di una commissione d’inchiesta che indaghi sugli allontanamenti dei minori quanti sono, dove sono, qual è il progetto su di loro, qual è la spesa pubblica che viene investita, come stanno questi bambini al fine di istituire una banca nazionali che monitori in modo costante e puntuale i dati dei bambini fuori famiglia”, tutti dati che ad oggi non sono stati divulgati, nonostante siano stati chiesti.
“Questo è un impegno che deve essere continuato alla luce delle numerose e continue richieste di aiuto che provengono da tanti genitori a livello nazionale”, così conclude la deputata Stefania Ascari (M5S).
I dati ufficiali mancano da anni, sembra che nel 2011 si parlava di 20 mila bambi allontanati dalle famiglie, un giro di affari da un miliardo di euro considerando che già in quell’anno venivano erogati dagli 80 ai 120 euro al giorno a bambino. Ed ancora nello stesso anno si parlava di oltre 1800 strutture sparse in tutta Italia.
L’unico dato certo recente è stato fornito il 19 novembre 2019 (12 mila i bambini allontanati dalle famiglie da gennaio 2018 a giugno 2019) dal Ministero della Giustizia. Risultano 23 bambini allontanati dalle proprie famiglie ogni giorno. Ciò vuol dire, conti alla mano, che 23 bambini allontanati al giorno sono 8.395 l’anno, un dato allarmante.
Non è concepibile che su un tema così delicato non si abbiamo dati ufficiali, tra l’altro costantemente richiesti anche negli anni precedenti.
E, quindi, partono le ipotesi, c’è qualcuno che parla di 6 mila case famiglia dislocate in tutta Italia, alcuni 4 mila. Se ipotizziamo 6 mila case famiglia con 12 bambini collocati fanno 72 mila bambini allontanati, un dato che se fosse confermato sarebbe devastante. Oggi le rette della casa famiglia vanno dai 100 ai 400 euro al giorno, quindi facendo una media di 150 euro al giorno a bambino sono 4.650 euro al mese a bambino (400 euro per 31 giorni, sono 12.400 euro al mese, per 12 mesi, fanno più di 148 mila euro all’anno), ecco perché si parla di un giro d’affari (sulle lacrime dei bambini) dai 5 a 9 miliari di euro l’anno.
Quindi, attendiamo sempre per il “supremo interesse del minore” (che non dovrebbero per legge essere allontanati se non per extrema ratio) che le Istituzioni forniscano dati certi ufficiali, inizino a controllare l’operato dei responsabili ed operatori delle case famiglia, come vengono erogate le rette, come sono le condizioni delle strutture, come vengono tenuti i bambini (magari con l’ausilio di telecamere), quanti bambini sono stati allontanati (e per quali motivi), peraltro in maniera violenta, violando tutte le normative nazionali, sovranazionali, le convenzioni europee, la sentenze ed ordinanze della Suprema Corte di Cassazione, le disposizioni del Grevio, del Parlamento europeo, Ue, etc.
Ci si augura un vigile controllo, ma soprattutto che gli allontanamenti traumatici e devastati tra genitori e terminino immediatamente e che i figli allontanati soprattutto dalle mamme accusate di “volergli troppo bene” facciano ritorno a casa anche perché molti sono stati collocati in fatiscenti case famiglia (che di famiglia non hanno proprio nulla) o dai padri diagnosticati violenti e/o condannati per abusi e violenze. Quindi i bambini sono oggettivamente in pericolo.
L’anno scorso da parte di tre associazioni che lottano al fianco di mamme e figli è stata depositata alle Istituzioni una richiesta di decreto legge “Salva Bambini”, ci auguriamo che possa esserne valutato il contenuto.
Di Giada Giunti