A cento anni esatti dalla nascita, Pier Paolo Pasolini, protagonista indiscusso della vita culturale del Novecento italiano, è sempre scomodo e attuale. Poeta, scrittore, regista, sceneggiatore e drammaturgo ma anche pittore, linguista, saggista e romanziere, Pasolini era nato a Bologna, il 5 marzo 1922, nella foresteria di via Borgonuovo 4, dove tutt’ora c’è una targa che lo ricorda.
Tante le iniziative promosse in tutto il Paese per rendere omaggio a un “secolo di Pasolini”, dalle mostre, agli impegni culturali, ai readings. A Roma, in particolare, sono due le esposizioni che ricordano l’intellettuale impegnato e controverso: “Pasolini Pittore” (Galleria d’Arte Moderna) e “Pier Paolo Pasolini. TUTTO È SANTO – Il corpo veggente” (Palazzo Barberini).
Pasolini Pittore
Fino al 16 aprile 2023 è possibile visitare la mostra “Pasolini Pittore”, un progetto espositivo esclusivo ed inedito nel suo genere, che ha l’obiettivo di riportare l’attenzione su un aspetto artistico rilevante ma spesso poco considerato dell’artista bolognese.
Presso la Galleria d’Arte Moderna di Roma (via Francesco Crispi, 24) sarà possibile ammirare oltre 150 opere, selezionate dal corpus della collezione del Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux di Firenze, depositario della maggiore raccolta di opere dello scrittore e regista, ma anche dalla Fondazione Cineteca di Bologna, dal Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa, per la prima volta in mostra fuori dalla locale Casa Colussi, dall’Archivio Giuseppe Zigaina, oltre che da collezionisti privati.
Il progetto è stato curato da Graziella Chiarcossi, Silvana Cirillo, Claudio Crescentini e Federica Pirani.
Pier Paolo Pasolini. TUTTO È SANTO – Il corpo veggente
Fino al 12 febbraio 2023, Palazzo Barberini (via delle Quattro Fontane, 13) ospita la mostra Pier Paolo Pasolini. TUTTO È SANTO – Il corpo veggente a cura di Michele Di Monte, realizzata all’interno del progetto espositivo Pier Paolo Pasolini. TUTTO È SANTO coordinato e condiviso dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica con l’Azienda Speciale Palaexpo di Roma e il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo.
Il percorso si sviluppa come una sorta di “montaggio” visuale, tra dipinti, sculture, fotografie e libri (per un totale di circa 140 pezzi), illustrando il potere di sopravvivenza delle immagini, trasfigurate dall’obiettivo poetico di Pasolini, la loro carica espressiva ed emotiva, testimoni del mistero sacro e insieme mondano del nostro rapporto con la realtà e con la storia. La mostra è suddivisa in sei sezioni, intitolate alle figure del corpo, altro tema trasversale del progetto espositivo che accomuna i tre musei coinvolti.
Gaia Pandolfi