Dal 4 gennaio scorso, la nuova serie Netflix tratta dal romanzo di Elena Ferrante La vita bugiarda degli adulti (2019, edizioni E/O) e diretta da Edoardo De Angelis è disponibile sulla piattaforma digitale.
Siamo a Napoli, primi anni Novanta. La tredicenne Giovanna Trada ha avuto un’infanzia protetta in un bel quartiere grazie ai due genitori, entrambi insegnanti di liceo. Il suo equilibrio si infrange improvvisamente quando, alle soglie dell’adolescenza, il suo rendimento scolastico comincia a calare e l’amatissimo padre Andrea la paragona a sua sorella Vittoria. Zia Vittoria è una figura misteriosa, dato che il padre non ha più alcun rapporto con lei. Giovanna, preoccupata di diventare come lo spauracchio della sua infanzia, comincia a interessarsi alla zia di cui non conosce nulla, neanche il volto, dato che è stato oscurato in tutte le foto di famiglia. L’interesse diventa tanto insistente al punto da convincere il padre a organizzare un incontro tra figlia e sorella, così che Giovanna possa mettersi il cuore in pace. La sfrontata e audace zia Vittoria però, a dispetto di quanto sperato (e immaginato) dai severi genitori, affascina con la sua irruenza e passione la giovane nipote, aiutandola a esplorare un aspetto di Napoli ben diverso da quello vissuto finora.
Ci sono (almeno) cinque buoni motivi per non perdersi questa serie.
Innanzitutto, la bellezza del capoluogo partenopeo con i panorami mozzafiato di Posillipo e l’eleganza del Vomero. Ma anche il fascino della cosiddetta Napoli “di sotto”, quella più smodata, triviale, quella più vera. Due realtà che agli occhi di Giovanna si intersecano inevitabilmente fra loro.
Il cast, con Valeria Golino nei panni di zia Vittoria, libera, sfacciata e volgare, ma anche ruvida e tenera allo stesso tempo; Alessandro Preziosi nel ruolo di Andrea, il papà di Giovanna, il severo intellettuale borghese che rifiuta le sue origini proletarie e si innamora prima di Posillipo e poi dell’amante; l’esordiente Giordana Marengo che interpreta Giovanna, in quel passaggio tanto complicato che va dall’infanzia all’adolescenza e lo fa in modo ottimale. E ancora: Raffaella Rea nei panni di Costanza (l’amante di Andrea); Pina Turco in quelli di Nella, la moglie di Andrea e mamma di Giovanna; Biagio Forestieri nel ruolo di Mariano, ex marito di Costanza e amico di Andrea.
Il romanzo di Elena Ferrante. Non è la prima volta che una serie televisiva viene tratta da un libro dell’autrice. Già nell’autunno del 2018 è andata in onda, in Italia su Rai 1 e Timvision e negli Stati Uniti su HBO, la prima stagione della serie di Saverio Costanzo tratta dal romanzo L’amica geniale, seguita nel 2019 dalla seconda stagione ripresa da Storia del nuovo cognome.
La colonna sonora firmata da Enzo Avitabile che non si limita soltanto a fare da cornice agli eventi ma ne diventa parte integrante: da Peppino di Capri, ad Almamegretta, a Edith Piaf, a Cochi e Renato.
Gli spensierati Anni Novanta. Quando ancora non c’erano i social e per sentirsi bastava una cabina telefonica.
Gaia Pandolfi