George Guido Lombardi è un imprenditore Italo americano che si occupa di geopolitica da molti anni. Il suo pensiero sulla situazione americana, mondiale, italiana.
Trump ha dovuto lasciare la Casa Bianca per dare spazio alla presidenza di Joe Biden : “È un disastro totale. Joe Biden è quello che ha aizzato e alzato la posta nel conflitto Russia-Ucraina. Chiaramente questo ha causato anche l’inflazione non solo negli Stati Uniti, dove è galoppante – la benzina a da 2 dollari è arrivata a 4 – ma ha impattato moltissimo anche in Europa. La criminalità è alle stelle in quasi tutte le città. A Chicago si contano tre volte gli omicidi che c’erano prima, New York lo stesso, in California non ne parliamo, praticamente tutto lo Stato è in mano ai narcotrafficanti. E questo lo dicono sia a destra che a sinistra. È un disastro perché aprendo le porte all’immigrazione selvaggia, non solo dal Sudamerica ma anche da tutto il resto del mondo, Joe Biden ha fatto sì che la criminalità dilagasse in modo esponenziale. Naturalmente fa la sua parte anche il flusso di corruzione da parte di cinesi e narcotrafficanti nella politica interna americana.
Nel mandato Trump non c’erano state guerre. Adesso invece…
“La vedo molto male, tutte le volte che c’è stata una amministrazione democratica a capo del governo americano, abbiamo creato guerre che non servivano assolutamente a niente, come nell’era Clinton, con la Bosnia, la Serbia e i Balcani, ora totalmente disastrati. Biden dal momento che ha preso in mano le cose ha abbandonato l’Afghanistan – milioni di persone che iniziavano a credere nella democrazia e nella libertà – in mano ai talebani e ai matti terroristi. Ha abbandonato armi in Afghanistan, ha iniziato la guerra in Ucraina, perché l’ha iniziata lui. Trump con il pugno duro e con il bastone e la carota, era riuscito ad andare anche in Corea del Nord, e il suo leader era contento che avesse fatto lui il primo passo. Anche la Cina, nonostante le sanzioni, iniziava ad essere più ragionevole”.
Un pezzo del tuo cuore è qui in Italia…
“L’Italia mi è sempre rimasta nel cuore, sono nato e cresciuto a Roma per 14 anni. È il mio patrimonio: Israele, Italia e Stati Uniti, questi sono i pilastri della civiltà. Quando guardo il governo Meloni penso a quello che ha fatto in poche settimane. Mi devo assolutamente congratulare e devo dirti che qui a Palm Beach non solo tra i repubblicani che adorano Giorgia Meloni, compreso Donald Trump, ma anche tra i vari milionari che sono qui in città – che non sono necessariamente repubblicani – muove tanti consensi. Apprezzano la consistenza, la trasparenza ma soprattutto la continuità delle politiche di Meloni anche quando lei era all’opposizione. C’è la necessità di avere qualcuno che quando dice qualcosa lo fa veramente, non i soliti politici. Sono stato a casa di Berlusconi una dozzina di volte, siamo amici da lunghissimo tempo; ma anche con Ignazio La Russa, Lucio Malan, Fabrizio Ghera che adesso si presenta al Consiglio regionale. E Giorgia Meloni, che viene associata spesso a Donald Trump proprio per questa sua abilità di dimostrare che quello che dice e quello che fa sono la stessa cosa. Molto simile a Trump, dobbiamo farli incontrare al più presto”.
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