Da Napoli arriva una straordinaria storidia mancipazione e di amore.
In vía Piave a Napoli, nel quartiere Soccavo, c’é un nuovo edicolante: Roberto, un ragazzo affetto di autismo, che ha deciso di dimostrare al mondo come le persone affette di autismo o disabilità siano parte attiva della nostra società. Due cartelli esposti fuori dell’edicola lo aiutano a fare al meglio il suo lavoro. Nel primo si presenta ai clienti, menzionando senza timore la sua condizione di salute, nel secondo invece espone un dialogo guida in grado di poter facilitare le interazioni con i clienti. Il tutto sotto l’occhio attento e amorevole dei suoi genitori, che ogni giorno lo accompagnano a lavoro, senza mai a intervenire. Una storia che starebbe bene anche sul grande schermo, e che ci restituisce una delle sfumature più sincere dell’amore, come quello che lega genitori e figli, e la voglia di mettersi in gioco, ma che sottolinea ancora una volta l’importanza che siano per prime le istituzioni a lavorare affinché vengano abbattute le barriere culturali, economiche e sociali che spesso ostacolano e arrestano la corsa verso la propria emancipazione di tutte le persone affette da disabilità.
Piero Santarelli
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