Rito abbreviato per il giovane
(Fonte CdC ) – Proprio nella giornata di venerdì scorso, ad un anno esatto dall’inizio del conflitto in Ucraina, un ragazzo di 25 anni, originario della città di Kiev, è stato condannato, dopo un processo con il rito abbreviato, a 5 anni e 4 mesi di reclusione per tentato omicidio, lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. Reati non da poco, che in qualche modo sono collegati con la guerra che si combatte ormai da un anno tra Russia ed Ucraina.
Non si èra fermato neanche alla vista dei militari
Da fonti di informazione diverse, secondo quanto ricostruito, il pubblico ministero Edoardo De Santis titolare dell’indagine, coglieva nel gesto del venticinquenne la volontà inequivocabile di uccidere. Come riportano gli atti infatti, ”dopo aver impugnato un coltello, colpiva con la lama al capo, alla gola e alla mano sinistra” sotto gli occhi del personale dell’istituto religioso che li accoglieva, e che aveva subito chiamato i carabinieri.
Motivi politici alla base del gesto
Entrambi in Italia senza fissa dimora, condividevano la stessa stanza all’interno di un istituto religioso a Roma. Una convivenza difficile, aggravata dall’ inasprirsi dei rapporti bellici tra Ucraina e Russia, le morti, le stragi, le propagande bellicose dei due Paesi, le sofferenze dei due popoli. Non è difficile immaginare che il clima all’interno di quella stanza dove ormai i dibattiti, le liti e le schermaglie proseguivano da tempo tra i due, continuamente fomentate dalle notizie di guerra, possa essersi surriscaldato anche per il consumo di alcolici e che questo abbia fatto perdere le staffe al giovane Ucraino portandolo ad accanirsi con calci e pugni sul suo bersaglio, cittadino Russo di 45 anni suo compagno di stanza anche dopo l’arrivo delle forze dell’ordine.
Venerdì scorso, la sentenza definitiva lo ha condannato a a 5 anni e 4 mesi di reclusione.
Il fatto che risale al 16 agosto dell’anno scorso, intorno alle ore 23.00, quando dopo una serata trascorsa a bere, all’improvviso il cittadino Ucraino, ha perso le staffe ed ha iniziato a inveire sul suo compagno di stanza, con il quale già da tempo viveva una già complicata situazione di tensione, culminata nel tragico epilogo.
Gaetana Di Lorenzo