Lettera aperta al sindaco Gualtieri
Egregio Signor Sindaco, le scriviamo a seguito delle recenti delibere e ordinanze che di fatto
impediscono l’accesso e la circolazione all’interno della Z.T.L. “Fascia Verde” ai mezzi storici.
Chiediamo a gran voce di rivedere nella sostanza i provvedimenti adottati dall’Amministrazione
Comunale a partire dal novembre scorso e ribadiamo, con forza, le nostre ragioni in considerazione
dei seguenti dati oggettivi:
– il contributo dei mezzi storici e in particolare delle due ruote a motore Pre-Euro 1 all’inquinamento
complessivo è irrilevante;
– le limitazioni imposte impediscono di fatto gli interventi di manutenzione dei veicoli mettendo a
rischio l’incolumità degli utenti della strada. Inoltre, si impedisce di rispettare le disposizioni di legge
che riguardano la revisione periodica e il bollino blu per il livello di emissioni inquinanti;
– il numero di mezzi storici effettivamente circolante nel territorio comunale è irrilevante rispetto al
numero di veicoli che circolano sulle nostre strade per due motivi: ogni proprietario spesso possiede
più veicoli, ma è in grado di guidarne uno alla volta. Gli appassionati proprietari di mezzi storici non
circolano nelle ore di punta rischiando di danneggiare organi meccanici o parti di carrozzeria nel
traffico congestionato;
– i veicoli storici producono polveri sottili (Pm10) in quantità irrisoria. Infatti, questa sostanza è
notoriamente prodotta principalmente dal riscaldamento. Uno studio dell’Arpa Lombardia
evidenzia come – tra le fonti di Pm10 – le stufe a pellets o a legna contribuiscono per il 45%, i motori
diesel per il 15% e l’usura delle pastiglie freno e degli pneumatici per un altro 13%. Piuttosto, a tal
proposito, vorremmo conoscere il tasso di inquinamento prodotto dai mezzi delle società
partecipare che sono invece stati esclusi da tali provvedimenti restrittivi. Un’analisi approfondita
potrebbe far luce sul motivo che ha spinto gli autobus dell’Atac ad essere ritargati tramite la
motorizzazione tedesca invece che in quella romana.
Ci domandiamo inoltre, perché tali provvedimenti siano stati adottati anche nei confronti dei mezzi
storici GPL che in alcuni casi hanno addirittura goduto di incentivi in quanto considerati meno
inquinanti. Infatti, tali mezzi, godono di una riduzione sulla tassa di proprità. Inoltre, i veicoli Gpl
producono emissioni di CO2 il 14% in meno di un motore benzina e l’11% in meno rispetto al diesel.
A Roma, i mezzi d’epoca rappresentano un patrimonio motoristico ricco e unico. Uno spettacolo a
cielo aperto che tutti i cittadini e i numerosi turisti in città possono ammirare. La Vespa e la Fiat 500
d’epoca sono solo due esempi di come questi mezzi possano regalare alla città il fascino
intramontabile della “dolce vita”. Film come il “Sorpasso” o “Vacanze Romane” fanno ormai parte della memoria collettiva non solo
italiana. È quindi evidente che il patrimonio culturale e artistico del motorismo storico romano non
ha pari al mondo. E anche per questo deve essere salvaguardato, tutelato, divulgato e sviluppato.
In conclusione, non chiediamo atteggiamenti di favore, ma una valutazione oggettiva del problema,
che tenga conto dei dati reali, dei numeri effettivi e del contesto sociale ed economico con cui ogni
decisione deve sempre fare i conti.
I mezzi d’epoca sono delle vere e proprie opere d’arte! Questi tesori del passato rappresentano
un’espressione unica della cultura e della tecnologia del loro tempo, e la loro distruzione
rappresenta una perdita per la comunità. In molte nazioni, la distruzione delle opere d’arte può
comportare conseguenze legali!
Il restauro di questi veicoli è un progetto appagante e coinvolgente, e può essere una fonte di
gratificazione e soddisfazione per i proprietari. Proprio come un quadro o una scultura, i mezzi storici
sono in grado di suscitare emozioni e meraviglia negli spettatori.
Noi, appassionati, vogliamo proteggere questi tesori del passato e preservare il patrimonio culturale
e storico, ma non rinchiuderli in un museo.
Roma, 2 marzo 2023
Moto Guzzi Roma