Giubileo cantiere di illusioni. Chi abita a viale Marconi, piazza della Radio, via Trastevere vivrà due anni da segregati in casa, prima di arrivare alla data fatidica del Giubileo. Ma l’Anno Santo offre prospettive per la Grazia non per la salvezza in vita. Quindi probabilmente i lavori dureranno assai di più.
Nell’incontro con il popolo, l’amministrazione municipale e comunale della città, nel pomeriggio di giovedì 16 marzo, ha cercato il bagno di folla al Drugstore Museum in via Portuense 317. Ma la presentazione della nuova stazione Trastevere ha ricevuto molti fischi. I romani di questa parte di asse della città sono assai scettici sui miglioramenti nella vita pratica che questi nuovi camminamenti e corsie ciclabili verso la Stazione Trastevere potranno determinare.
Secondo gli amministratori presenti – Maurizio Veloccia Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Eugenio Patanè Assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Gianluca Lanzi Presidente del Municipio Roma XI, Elio Tomassetti Presidente del Municipio Roma XII, Antonello Martino di RFI Direzione Stazioni – tutto dovrebbe convergere verso la Stazione Trastevere: il movimento di veicoli di viale Marconi, il flusso di traffico nell’insufficiente Ponte dell’Industria, l’intasamento sistematico di viale Trastevere. Tutto nuovo con una Stazione Trastevere nuova e soprattutto nuovi accessi per raggiungerla e così facilitare i movimenti per la città attraverso quella che qualche decennio fa si chiamava “la cura del ferro”.
Secondo i relatori anche da viale Marconi potrà accedere direttamente alla Stazione e grazie a dei sottopassaggi. Lo stesso da piazza della Radio che attualmente è immobilizzata dal realizzando parcheggio interrato. È chiara la paura dei cittadini per i quali queste inutili opere pubbliche servono come ricovero per senza tetto, rischiando un accentuarsi di zone oscure nel quartiere dove più facilmente si organizza la microcriminalità.
Si torna sul progetto della metropolitana di terra che dovrà scorrere lungo viale Marconi a mo’ della linea Otto, quindi dello smantellamento dei posti auto che però dovrebbero trovare collocazione all’interno del parcheggio interrato di piazza della Radio che però è di là da venire. Il pericolo allora consiste nel soffocamento del quadrante della città per i lavori pubblici. Si è pensata allora una cabina di regia per dare tempo di risolvere in un’area prima di cominciare i lavori in un’altra.
E pare proprio che la storia delle inadeguatezze di questa città sia destinata a ripersi e l’annuncio del Giubileo, come di ogni grande evento, ne è il motore.