Il governo di Giorgia Meloni non dismetterà a breve lo SPID,
il Sistema Identità Digitale Pubblico dismesso.
I servizi dello SPID sono forniti da venti gestori, detti identity provider, cioè siti che offrono la possibilità di registrare uno SPID.
Anche se forniscono tutti la stessa cosa, funzionano in modi un po’ diversi e alcuni offrono anche funzioni a pagamento.
Il più utilizzato è a cui si è registrato poco più dell’80 per cento dei possessori di SPID.
Nelle ultime settimane, come era già avvenuto lo scorso anno, c’è stato un certo allarmismo sulla possibile dismissione dello SPID dovuta al mancato rinnovo della convenzione tra lo Stato e le aziende, gli identity provider: in realtà già nel primo incontro tra il governo e le aziende il sottosegretario all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti, ha annunciato l’intenzione di «definire un rinnovo pluriennale del servizio» e di riconoscere una compensazione economica alle aziende che lo gestiscono.
Il processo per ottenere lo SPID è più complicato rispetto a quello per ottenere la carta d’identità elettronica, un aspetto che può scoraggiare le persone anziane e meno pratiche con la tecnologia.
«Penso che dobbiamo andare verso uno strumento di identità digitale che sia unico e valido non soltanto in Italia ma oltre i confini italiani, in Europa», ha detto martedì il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo.
Il governo di Giorgia Meloni non dismetterà a breve lo SPID,
In fine, L’obiettivo europeo è di creare un nuovo strumento chiamato European Digital Identity (EUDI).