Non era mai successo che un ex presidente della repubblica negli Stati Uniti fosse incriminato. Il suo caso non si riduce a uno scandalo sessuale. Non si tratta solo di una donna con la quale avrebbe avuto degli incontri a pagamento ma il fatto invece di aver reiterato i pagamenti –questa l’accusa – per comprare il silenzio della donna: Stormy Daniels.
Secondo quanto hanno fatto trapelare i suoi legali martedì 4 aprile dovrebbe comparire al Gran Giurì di Manhattan. Si tratta del tribunale che dovrà notificargli l’accusa e chiedergli come intende interagire nella celebrazione del processo che si prevede di immediata procedura.
Ma in verità siamo ancora nella fase delle ipotesi fortemente suffragate dai recenti sviluppi. Non si conoscono ancora con esattezza quali sono i reati ascritti nello stato di accusa.
Le fonti di informazione della Cnn hanno esplicitamente parlato di diversi capi d’accusa. Si è fatto riferimento anche a documenti falsi per cancellare le prove sul tentativo di corrompere la pornostar.
Nel frattempo sono sotto trattativa i passaggi che dovranno portare l’ex presidente davanti ai giudici, sebbene si serba ancora riservatezza sulla mole, oltre che la comprovata sussistenza di prove, delle accuse.
IN quanto ex presidente, Donald Trump gode di alcune guarentigie, tipo l’essere sotto scorta da agenti dei servizi segreti. Non si sa se lo si solleverà dall’umiliazione delle manette. Sicuramente gli altri passaggi dovranno essere garantiti per le procedure, come, ad esempio, il rilievo delle impronte digitali.
Si prevede, quindi, un rilascio senza cauzione. Quest’ultima nel diritto statunitense è obbligatoria solo se l’accusa riguarda reati di sangue o manifestazioni violente dell’imputato.