“ La montagna non divide, ma affratella”, questo il claim in uno degli striscioni della parata odierna a Udine( Udin in friulano), dove hanno sfilato ottantacinquemila penne nere, che hanno dato vita nel centro storico della città alla parata che ha concluso la 94ª Adunata Nazionale della Associazione Nazionale Alpini. Quasi undici ore di sfilata sotto una pioggia incessante, che non ha minimamente scoraggiato gli alpini in marcia e tantomeno il pubblico: a migliaia, infatti, sia i friulani, che persone provenienti da tutte le parte d’Italia ed anche dall’estero, si sono assiepati dietro le transenne che delimitavano il percorso ed applaudito con grande partecipazione le penne nere. Presenti anche alcuni rappresentanti del Governo e del Parlamento, tra questi: la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i ministri della Difesa Guido Crosetto e per i Rapporti col Parlamento Luca Ciriani oltre al presidente del Senato Ignazio La Russa; sulla tribuna d’onore assieme al presidente nazionale dell’Ana Sebastiano Favero, anche il sindaco di Udine Alberto Felice De Toni, il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e il Governatore del Veneto Luca Zaia.
Numerose anche le autorità militari, a cominciare dal Capo di Stato maggiore dell’Esercito, gen. C.A. Pietro Serino, dal comandante del COVI (Comando operativo di vertice interforze), gen. C.A. Francesco Figliuolo, l’ufficiale alpino oggi più alto in grado, e dal comandante delle Truppe alpine, gen. C.A. Ignazio Gamba. Grandi applausi calorosi anche per la prof. Paola Del Din, prossima ai cento anni, e medaglia d’oro al Valor Militare per la Resistenza, figlia di alpino e sorella di alpino, Renato, a sua volta medaglia d’oro.
Tra i vari interventi, quello di Giorgia Meloni, che ha dichiarato: «L’Italia ha bisogno di orgoglio, di senso di appartenenza, di spirito di servizio e capacità di agire e condividere, tutte cose in cui gli alpini sono di esempio. Per questo oggi sono qui, nel giorno che è anche la Festa della mamma, perché penso che gli alpini abbiano nel cuore oltre alla famiglia anche la Patria, come madre. Credo che qui ci sia una delle rappresentazioni più straordinarie che avvengono durante l’anno, di cosa sia l’amore di Patria», mentre Ignazio La Russa ha ridadito : «Non è una novità, il mio cuore batte con quello degli uomini e delle donne con le stellette e gli alpini hanno un posto speciale in questo amore per le forze armate». Si è poi aggiunta la dichiarazione del ministro Crosetto che ha ribadito come la proposta dell’Ana di un periodo di servizio alla Patria per ragazzi e ragazze (sulla scia della più che positiva esperienza dei Campi scuola dell’Ana stessa) nell’ambito della riserva operativa di diecimila uomini prevista per le Forze armate sia un argomento all’attenzione del Governo che avrà presto una calendarizzazione parlamentare «anche perché non è una proposta che serve all’Ana, ma al Paese».
E così dopo ben undici ore di sfilata nonostante un clima atmosferico poco clemente, la 94a Adunata degli alpini si è conclusa davanti alla tribuna d’onore con la rituale cerimonia del “Passaggio della stecca” tra il presidente della Sezione Ana di Udine Dante Soravito de Franceschi e il presidente della Sezione di Vicenza “Monte Pasubio” Lino Marchiori ( che organizzerà nel 2024 l’edizione numero 95 della manifestazione) e a seguire l’ammainabandiera. In tale occasione Soravito de Franceschi ha ribadito : «È stato un impegno notevole, anche perché la pandemia ha fatto slittare tutto in avanti, ma abbiamo potuto contare oltre che sull’impegno di centinaia di volontari alpini anche sulla grande collaborazione del Comune, della Regione, dei servizi di trasporto pubblico e delle Forze dell’ordine: e nonostante il tempo inclemente tutto si è svolto senza particolari problemi, tra l’affetto della gente».
La 94ª Adunata nazionale è giunta al termine, con una stima di circa cinquecentomila presenze sul territorio regionale nell’arco di quattro giorni, presenza che, come ha sottolineato il sindaco di Udine, dovrebbe aver generato un indotto di circa cento milioni di euro. In conclusione della giornata ha preso la parola il presidente dell’Ana, Sebastiano Favero, che ha commentato con grande soddisfazione il risultato di questa Adunata: «Siamo tornati fortunatamente ai livelli pre-Covid; c’era tanta voglia di normalità e di condivisione con la gente, condivisione che a Udine, terra di alpini per elezione, è stata davvero palpabile. Gli alpini continueranno con sempre maggiore assiduità nell’opera di coinvolgimento dei giovani, sia attraverso i Campi scuola, sia chiedendo al Governo che i nostri ragazzi possano essere coinvolti nella istituenda riserva delle Forze Armate anche in collaborazione con l’Ana: perché i giovani se opportunamente coinvolti e davanti ad esempi positivi sanno ancora rispondere presente e partecipano con entusiasmo».
di Daniela Paties Montagner
immagine in evidenza: ©archivio ANA, un momento della sfilata