Venerdì 16 giugno alle ore 17.00, nell’ambito della XIII edizione di Taobuk Festival SeeSicily, manifestazione ideata e diretta da Antonella Ferrara, si è inaugurata a Palazzo Ciampoli “La Bella Terra”, importante personale di Isabella Ducrot, artista e scrittrice italiana riconosciuta a livello internazionale. Le sue opere raccontano, in maniera poetica, delicata e potente allo stesso tempo, i temi del viaggio, del mito e del paesaggio, con una visione che sottolinea l’amore per la bellezza della vita e la naturale esistenza delle cose. La mostra, che resterà aperta fino al 27 agosto, è un progetto del MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo e di Taobuk Festival SeeSicily ed è realizzata in collaborazione con il Parco Archeologico Naxos Taormina diretto da Gabriella Tigano, main sponsor DSA Group Holding.
La mostra è stata inaugurata dal Presidente del MAXXI Alessandro Giuli, dal presidente e direttore artistico di Taobuk Festival Antonella Ferrara, dalla direttrice del Parco Archeologico Naxos Taormina Gabriella Tigano, dal Direttore del MAXXI Arte Bartolomeo Pietromarchi e dalla curatrice Monia Trombetta, e resterà aperta al pubblico fino al 27 agosto.
Il MAXXI ha esplorato negli anni l’arte del Mediterraneo tessendo relazioni e dando vita a numerosi progetti con i paesi, le comunità artistiche e le istituzioni che vi si affacciano. Taobuk, per le eccellenze della letteratura, delle arti e del pensiero che ospita nel suo palinsesto, è il partner ideale con cui dare vita a un nuovo progetto che miri a rafforzare lo sguardo sul Mediterraneo e a celebrare i profondi legami che uniscono culture e tradizioni del mare nostrum. Anche i temi trattati da Isabella Ducrot, al centro dei suoi lavori visivi e dei suoi testi letterari, esprimono il legame dell’artista con il Mediterraneo, la Sicilia e il suo paesaggio, risultando elementi chiave per cucire i rapporti tra i luoghi e le istituzioni che collaborano a questo nuovo progetto.
In occasione dell’opening Antonio Caggiano, compositore e performer, ha riprodotto Landing 2, un’esibizione dal vivo che, con la preziosa collaborazione del musicista Luca Spagnoletti, combina i suoni a percussione con quelli dell’acqua, del vento, dei sassi, in una partitura che fa da controcanto ad alcune delle storie presenti nelle tele di Isabella Ducrot.
“Abbiamo incrementato – dice Antonella Ferrara – il rapporto con le arti visive in un’ottica di sinergia fra parola e immagine. Ed è con grande piacere che avviamo la nostra prima collaborazione con il MAXXI e consolidiamo quella con Parco Naxos Taormina, presentando la personale di Isabel Ducrot, artista italiana che si è affermata nel panorama contemporaneo internazionale”.
“Con grande gioia – commenta Gabriella Tigano – sosteniamo e accogliamo a Palazzo Ciampoli questo progetto di Taobuk e MAXXI dedicato all’arte di Isabella Ducrot, alla grazia poetica con cui declina tessuti e abiti. Un mosaico di emozioni raccolte nei viaggi intorno al mondo per evocare esistenze vicine e lontane, trame universali di varia umanità”.
“L’idea di realizzare una mostra su Isabella Ducrot a Taormina – conclude Monia Trombetta – in particolare a Taobuk Festival, nasce dal dialogo recentemente avviato con l’artista, nell’ambito dell’ormai costante ricerca del MAXXI sul tema del Mediterraneo. Oggi questa linea di studio e approfondimento sull’arte dell’area mediterranea è accolta con una sensibilità ancora più marcata, che intende tracciare una nuova prospettiva culturale, in grado di evidenziare le relazioni tra i paesi di area e cultura mediterranea, sottolineando il ruolo centrale del nostro paese che dal punto di vista storico e culturale rappresenta un importante punto di connessione”.
Nella prima sala, due grandi opere dal titolo Lo sbarco di Enea raccontano il viaggio e l’approdo dell’eroe sulle coste del Lazio. Le carte, raffiguranti l’arrivo a Lavinium, riprendono il mito e raccontano il valore di una terra d’approdo dopo un lungo viaggio e l’inizio di un nuovo futuro. Il lavoro è realizzato su carta indiana di grande formato su cui l’artista ha applicato i pigmenti e i suoi caratteristici cerchi di stoffa.
Nella sala attigua è esposto il Grande paesaggio, opera su carta del 2003, che appartiene alla serie di paesaggi afghani a cui l’artista ha iniziato a lavorare nel 2001. “La prima volta non avevo capito che mi trovavo in uno dei posti più affascinanti del mondo – racconta l’artista. Me ne sono resa conto quando le immagini di quei paesaggi sono diventate per me riferimenti persistenti di bellezza, orizzonti fatti di catene di montagne lontane e mai incombenti che si confondono con il cielo” (Isabella Ducrot – 1989-2002 a cura di Paola Tognon, Silvana Editoriale, Milano, 2002).
Cuore della mostra, la serie più recente di opere su carta, Bella terra, un omaggio al mondo naturale e allo stesso tempo un racconto dell’impulso che guida l’uomo a proteggere la fragile bellezza del pianeta. Attingendo ai tratti dell’iconografia persiana, Ducrot modula alcuni elementi della natura, l’albero, la terra, la montagna, l’acqua, la luna e le stelle, e li ripete, come in una meditazione, un inno alla bellezza della natura e delle sue stagioni. Prendendo ispirazione dal modo in cui i persiani riproducevano l’elemento dell’acqua, Ducrot ha dato vita a un suo linguaggio con cui ha raffigurato in maniera seriale gli elementi fondamentali del mondo in cui viviamo, ritraendo “paesaggi idilliaci, dove la natura, rappresenta veramente una conciliazione felice tra gli abitanti della terra che godevano di tanta bellezza”.
Nella sala che chiude il percorso di mostra i libri di Isabella Ducrot valorizzano le parole e il pensiero dell’artista dando la possibilità al pubblico di fermarsi e riflettere sui temi affrontati e, ammirando il paesaggio di Taormina da una delle grandi finestre, leggere i suoi testi. Isabella Ducrot è un’artista e scrittrice italiana nata a Napoli nel 1931, che vive e lavora a Roma. Il suo lavoro viene esposto a livello internazionale dalla metà degli anni ’80 e continua oggi a essere presente in contesti di prestigio, come le esposizioni alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma e alla Biennale di Venezia.
Tra le sue mostre personali più recenti si ricordano: quelle a Sadie Coles – HQ, Londra (2023); T293, Roma (2023), Villa San Michele, Capri (2023); San Giuseppe alle Scalze a Pontecorvo, Napoli (2021); Galerie Gisela Captain, Colonia (2021); Galerie Mezzanin, Ginevra (2020); Captain Petzel, Berlino (2019); e Spazio Parlato, Palermo (2018). Da anni affianca alla sua pratica artistica la scrittura. Tra le sue ultime pubblicazioni, edite da Quodlibet: Stoffe (2023) I ventidue luoghi dello spirito (2022), La vita femminile (2021).
L’artista ha inoltre realizzato un’edizione esclusiva per il progetto Treccani Arte/MAXXI che sarà presto disponibile sui canali Treccani.