Piazza della Repubblica attende anche la segretaria del PD. Ed è un precedente storico. Il partito più rappresentativo della sinistra italiano – Pci-Pds-Ds-Pd – aderisce a una manifestazione indetta da una forza, per così dire, concorrente nel mondo della sinistra. Finiti i tempi in cui era impensabile che i comunisti si aggregassero a una manifestazione dei radicali e dei socialisti. Oggi non è maggiormente concepibile perché anche l’opposizione ha l’esigenza di eleggere una leadership che prepari una nuova fase credibile. Ma invece è così.
L’organizzazione ha fatto sapere che per il corteo si sono mossi cinquanta pullman. Schlein arriva dal seminario dal titolo che tutto un programma per sancire il primo atto in cui si presenta a una manifestazione come gregaria: Ritorno al futuro per una nuova idea di partito. Da Bologna ha detto che: “da lunedì chiederemo a questa comunità di mobilitarci in modo forte sulla nostra agenda, che altrimenti rischia di non passare”. Obiettivo per la segretaria del Pd: “green deal europeo: mentre vediamo un attivismo da quella parte deve esserci un attivismo nostro. Abbiamo tanto da dire e da condividere con le altre forze democratiche e ecologiste europee”.
Il Pd quindi si unisce al Movimento Cinque Stelle sulle parole d’ordine della lotta al precariato. E infatti “basta vite precarie” è la parola forza della giornata di lotta. Immancabile anche Sinistra Italiana con Nicola Fratoianni. Partenza alle ore 15. Del resto la precarietà è un terreno comune, non può rimanere prerogativa di lotta di una formazione e sarebbe stato un errore da parte dell’altra parte della sinistra regalarlo al Movimento Cinque Stelle. Sfilano anche gli studenti contro il caro affitti. Non si capisce allora il mancato appuntamento unitario concordato in partenza. È questa un’unione di fatto che esalta una divisione sostanziale nell’azione politica.
Punto d’arrivo in largo Corrado Ricci dove tra i comizianti anche Moni Ovaida che sosterrà le sue argomentazioni sui tempi della pace. Tra gli interventi anche Walter Massa dell’Arci ed Emiliano Manfredonia delle Acli. Non poteva mancare il Forum disuaglianze. Giuseppe Conte l’interveno finale con la prevedibile assenza di Beppe Grillo che oramai ha lasciato il movimento vivere di vita propria. Ma sul comico non si può mai dire. Potrebbe anche sorprendere tutti. E sarebbe la cosa sensazionale di una giornata di mobilitazione la cui convocazione si attendeva da mesi.