Cellino San Marco, un evento unico di culto dal 26 al 31 luglio: per i cittadini cellinesi. Infatti per la prima volta che vengono spostate dall’831 d.C. la rotula del ginocchio di San Marco, da Cropani a Cellino San Marco. Il parroco della chiesa di Cellino San Marco, Don Luca e il cittadino Gianluca Bello, conoscitore e attento della storia di San Marco Evangelista, hanno voluto regalare ai cellinesi, a tutti fedeli e ai turisti “un evento unico da non perdere“.
Storia
Si è ipotizzato che i primi insediamenti siano sorti in seguito all’emigrazione degli abitanti di due città distrutte o scomparse: Erapolis, nei pressi del fiume Crocchio, e Atenapolis situata vicino al fiume Simeri. Ad avvalorare questo scenario vi è il rinvenimento, nei pressi dell’odierna Cropani Marina e del Crocchio, di reperti di una città distrutta. Nonostante la sua origine sia incerta, alcune fonti concordano per quella bizantina, da collocarsi nel VI secolo, l’epoca in cui giunsero dei monaci basiliani che scelsero questo luogo perché strategico per difendersi da attacchi stranieri. Comunque, la cittadina già esisteva intorno all’800. A tal proposito, lo storico seicentesco cropanese Giovanni Fiore ha raccontato che nell’anno 831 giunsero nei pressi di Cropani alcuni mercanti veneziani, tornati da Alessandria d’Egitto dove avevano prelevato le spoglie dell’evangelista San Marco. Secondo questa ricostruzione, la nave affrontò una vigorosa tempesta e naufragò in corrispondenza della spiaggia cropanese. Gli abitanti del luogo soccorsero i mercanti e questi, come segno di riconoscenza, donarono loro un frammento della rotula del ginocchio destro del santo, da allora la reliquia è conservata in un’urna nella cappella di Santa Rita, collegiata nella chiesa di Santa Maria Assunta (il Duomo). Inoltre, in seguito, i veneziani concessero ai cropanesi la cittadinanza onoraria di Venezia, come risultava da documenti andati distrutti nell’incendio del municipio del 1947.
Da parte dei cellinesi e di tutti fede: Grazie Don Luca, al cittadino Gianluca Bello e al Sindaco di Cellino San Marco.
Anna Rita Santoro