«Il grave attacco che nei giorni scorsi ha colpito Zétema mettendo a rischio 80 milioni di dati potrebbe essere solo la prima di una serie di minacce indirizzate ai sistemi informatici di Roma Capitale e delle sue partecipate.
Proprio per questo motivo oggi abbiamo protocollato un’interrogazione urgente finalizzata a conoscere le misure predisposte dal Campidoglio per contrastare
episodi di questa portata e garantire la sicurezza dei dati in possesso dell’ente e delle aziende controllate. Vorremmo sapere quali fondi sono stati assegnati effettivamente finora al dipartimento di cybersecurity e a quello di trasformazione digitale, quali sono le iniziative avviate per rafforzare la sicurezza informatica e, infine, se sono state riviste la strategia di disaster recovery e le procedure legate agli incidenti di sicurezza.
A seguito del “caso Zétema”, poi, ci aspettiamo di ricevere garanzie sulla “tenuta” del sistema. Ci auguriamo, infatti, che i dati degli utenti siano al sicuro e non siano stati sottratti, e che i sistemi di backup siano intatti e non compromessi. In quest’ultimo caso, infatti, ci troveremmo di fronte a un grave rischio per la privacy dei cittadini.
Il Campidoglio deve capire che la sicurezza dei sistemi informativi è una priorità assoluta: non possiamo permetterci di prestare il fianco ai ricattatori digitali e tantomeno di subire altre “aggressioni” che metterebbero a rischio i dati sensibili di milioni di cittadini piuttosto che contratti e progetti riservati».
Così in una nota Flavia De Gregorio, capogruppo capitolino di Azione, e Nicola Bianchi, assessore ombra al digitale della lista civica Calenda sindaco.
_________________________