Nella settimana dedicata alla produzione artistica di Flavio Orsi si è potuto constatare che le opere realizzate da questo pittore hanno la caratteristica del rispetto semantico dei soggetti riprodotti, ossia, della loro stessa raffigurazione naturale. Ciò consente di riconoscere senza particolare necessità interpretativa il medesimo significato che il pittore ha inteso attribuire ai propri quadri. Infatti, questi sembrano voler sfuggire da tutto ciò che potrebbe equivocare il pensiero creativo dell’ autore. Ciò non significa che il tipo di pittura di cui trattasi, assuma una caratteristica fotografica, ma soltanto che lo stile dell’autore non si presta all’interpretazione di significati sottintesi. Si può comunque dire che pur con alcune inevitabili varianti personali dell’insieme dei dipinti, le sue opere non si discostano dalla realtà che egli riproduce. Sono stati presi a riferimento due quadri: uno che riguarda un notturno di Portoferraio; l’altro, gli scogli antistanti la scoscesa costa sul mare, al lato della nota spiaggia delle Ghiaie.
Il notturno – La prima cosa che si nota in questo quadro per la luminosità dei tratteggi, è il fronte del porto, ossia il prospetto degli edifici che si osservano dal mare, avvicinandosi a Portoferraio. I palazzi intorno risultano ricoperti di tratti multicolori e dal diffuso bianco dominante: una sorta di espansione luminosa creata dai fari lungo la banchina, dalle finestre illuminate e dalle stesse imbarcazioni con le luci di bordo. La particolarità del dipinto, come si nota dai tratti che lo compongono, è quella di un diffuso chiarore biancastro che dal basso sfuma verso l’alto avvolgendo tutti gli edifici con una cortina nebbiosa opalescente. Osservando il dipinto si ha la sensazione di essere quasi abbagliati da questa fascia lucente che circonda completamente il porto. Si tratta di un effetto ben rappresentato che impedisce la visione dei particolari ma che rende evidente la stessa sensazione descritta che si prova osservando con il buio dall’esterno il porto cittadino.
Le scogliere delle Ghiaie – L’altro quadro del catalogo del pittore, è ambientato sulla costa del mare dalla parte opposta di Portoferraio, dove le rocce a picco sull’acqua degli scogli antistanti formano una artistica inquadratura meritevole di essere riprodotta, così come Orsi non si è lasciato sfuggire. Nell’opera in questione lo sfondo è quello del lato nord di Portoferraio che discende sull’acqua sottostante quasi a strapiombo. Mentre sul piano alto si intravedono delle abitazioni tra il verde fitto degli alberi che quasi fanno da contorno alla nuda parete rocciosa. Sul mare, nella parte centrale del quadro, viene efficacemente pitturato un grande scoglio che emerge dall’acqua in modo maestoso e che conferisce all’immagine la fedele riproduzione della costa del luogo. A questo viene aggiunto quell’ accenno abitativo che appena si intravede. Il quadro infatti, non ritrae un luogo solitario e abbandonato come potrebbe sembrare in altri punti della costa dell’isola, bensì una ambita area residenziale meritevole anche dal punto di vista panoramico di essere proposta per la sua originalità naturale all’attenzione degli osservatori.
Il rispetto semantico dell’ arte – Ecco dunque che i lavori di questo pittore si annoverano in un contesto di precisione riproduttiva della realtà; cosa questa ormai difficile e alquanto rara perché la maggioranza dei pittori nella loro produzione artistica si propongono l’elaborazione del soggetto secondo il proprio stile. Lo stile di Orsi è invece, come detto, quello della riproduzione della realtà quotidiana di questo mondo, lasciando ad altri attribuzioni e riferimenti differenti dal preciso metodo di raccontare la propria pittura. E questo non è un pregio di poco conto.