C’è anche un’altra guerra. Ma l’economia dell’orrore e la sua rimozione, quando la mente si sente inadeguata a recepirlo, ci fa pensare solo all’ultima in ordine di tempo. Ma anche in ordine di proliferazione del conflitto dove anche un nostro quartiere potrebbe essere coinvolto in rappresaglia.
In Ucraina però il bollettino dei morti avanza. E anche se Putin veste gli incredibili panni del pacifista sulla questione israeliana gli scontri continuano per opera dell’esercito russo. A Sebastopoli, nella Crimea occupata, è esplosa una nave russa (fonte: Telegram Crimean Wind con documentazione fotografica).Pare fosse una nave che trasportava dei missili speciali denominati ‘kalibr’.
Kiev ancora sotto i bombardamenti dove, a proposito di obiettivi civili da escludere, a Kherson è stato colpito un supermercato. Pare però che non ci siano vittime (fonte: Alexander Prokudin su Telegram).
Sempre a Kiev si intensificano i combattimenti nel nord-est: zona di Lyman e Kupyansk. Si contano a decine al giorno gli assalti dell’esercito russo (stavolta a riferirlo è il comandante ucraino, Oleksandr Syrskyi). Ed è su Telegram che il militare scrive: ” Ogni giorno il nemico effettua decine di attacchi da parte di gruppi d’assalto supportati da veicoli blindati, conduce un pesante fuoco di mortaio e artiglieria sulle nostre posizioni”. Ma sempre secondo il militare gli ucraini avendo previsto questa azione stanno rispondendo di conseguenza.
Ancora a Kiev i missili russi nel Donetsk hanno ucciso bambino di undici anni e suo fratello di sei anni è rimasto ferito. L’attacco ha danneggiato 20 case, una chiesa, una scuola, alcune automobili e una rete elettrica (fonte: Kyiv Indipendent).
E poi c’è il ricatto su tutta la popolazione civile che parte dalla chiusura dell’approvvigionamento alimentare. A cominciare dal grano. Stavolta a dirlo è la nostra presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “C’è chi usa grano come arma, inaccettabile”. È intervenuta nella manifestazione a Circo Massimo organizzata dalla Coldiretti.