Il modo migliore per vincere una guerra è non farla. Non serve essere un radicale per asserire ciò. Fa parte degli insegnamenti del pensiero liberista che fu di David Hume e Adam Smith. A delinearne i percorsi la rilettura del libro di Norman Angell che il 24 ottobre sarà oggetto di discussione a Milano presso l’Istituto Bruno Leoni in Piazza Castello 23 alle ore 18.
Norman Angell fu insignito del Premio Nobel nel 1933 e delineò nel testo dal titolo La Grande Illusione, studio sulla potenza militare in rapporto alla prosperità delle nazioni, rieditato recentemente da Rubbettino. Il testo dimostra che anche la cultura liberale conserva una matrice fortemente pacifista. Già da allora dimostrava che da un conflitto armato non ci sarebbero stati vincitori. In definitiva sarebbero stati tutti vinti con la distruzione della società liberale.
Si può partecipare al convegno iscrivendosi dal sito dell’Istituto Bruno Leoni. Intervengono: Alessandro Colombo (professore ordinario di Scienza politica presso l’Università degli Studi di Milano), Emma Giammattei (professore emerito di Letteratura italiana presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli), Amedeo Lepore (professore ordinario di Storia economica presso l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”), Serena Sileoni (professore associato di Diritto costituzionale presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli e fellow dell’IBL).
Introduce e coordina Alberto Mingardi (professore ordinario di Storia delle dottrine politiche presso l’Università IULM di Milano e direttore generale dell’IBL).