Duecentodieci incidenti l’anno. Almeno questo è il dato dell’anno precedente: il 2022. Questo significa tre morti e trecentoventicinque feriti. Seguono come pericolosità: l’Appia SS007 Appia; la Casilina, SS006; l’Aurelia SS001. Ma gli incidenti più gravi si attestano sulla SS017 dell’Appennino Abruzzese ed Appulo-Sannitico. Lì la mortalità raggiunge, nel primo caso quota cinquanta, nel secondo caso quota 20. Il campione temporale, chiaramente è sempre quello dell’anno precedente.
A ben guardare le strade all’intero di Roma ne provocano assai più di danni a persone e cose. Attraversare la strada per Roma è assai più pericoloso che fare la Pontina. Nelle strade urbane infatti su quindicimila incidenti si attestano centottantanove decessi, pari al 56% di tutti i decessi su strada. I feriti sempre nelle strade urbane arrivano a diciannovemila.
Sempre contando i dati del 2022 e sempre seguendo il filo dei lutti su strada tutta la regione conta trecentotrentanove vittime esiziali. Una media superiore a quella nazionale tanto che il Codacons ha presentato un esposto. Nel Lazio gli incidenti stradali sono stati 20.275. Un effetto è anche quello della piena ripresa dopo il Covid e le varie fasi di clausura sociale. Infatti rispetto al 2021 gli incidenti sono aumentati ben del quindici per cento! Lo stesso i feriti (+16,3%) e le vittime della strada (+17,7%). Ma è colpevole per le responsabilità del controllo dei flussi stradali il fatto che le variazioni sugli incidenti siano superiori di quelle nazionali (+9,2%) e anche sui feriti (+9,2), come lo stesso per le vittime (+9,9%).