Il rapporto di conto corrente non viene estinto automaticamento con l’avvento del decesso dell’intestatario, lo stesso
può essere chius solo con espressa comunicazione degli eredi.
La banca, infatti, non può versare agli eredi le somme o consegnare i beni detenuti se non viene fornita la copia della successione con annessa prova di presentazione e pagamento delle imposte (modello 4) o non viene dichiarato dagli stessi che non erano tenuti a presentarla.
Vediamo insieme in quali casi può avvenire lo sblocco del conto corrente defunto senza successione.
A seguoto del decesso di una persona cara, sono necessari una serie di adempimenti da parte degli eredi. Innanzitutto bisogna presentare ladichiarazione di successione e gli eredi devono decidere se accettare o meno l’eredità. Tuttavia, per presentare la dichiarazione di successione è necessario conoscere nel dettaglio l’intero patrimonio del de cuius, compresi i conti correnti, i libretti di risparmio, i titoli e le polizze assicurative.
Dopo aver individuato la banca, si invia alla stessa una richiesta di esistenza di conti correnti, presentando anche:
- certificato di morte in originale
- l’atto notorio
- ad uso successorio in originale
- una copia del documento di identità dell’erede/i,
- un’autocertificazione che attesti chi sono gli eredi, la parentela con il defunto e se si tratta di successione testamentaria
Dopo aver notificato la morte dell’intestatario, la banca procede a congelare il conto corrente per evitare operazioni di soggetti non autorizzati, in attesa della produzione della dichiarazione di successione.
Sono l’eccezione alla regola generale i casi in cui la dichiarazione di successione non è obbligatoria e si può procedere con lo sblocco del conto corrente del defunto senza successione. In particolare, le leggi attuali prevedono che la dichiarazione non sia obbligatoria nei seguenti casi:
- quando gli eredi sono solo coniuge e/o familiari in linea retta del de cuius,
- se l’eredità ha un valore entro i 100.000 euro,
- se l’eredità esclude beni immobili o diritti reali immobiliari.
In questi casi gli eredi anche senza successione possono chiedere la chiusura del conto corrente. Basta presentare l’autocertificazione e compilare il modulo specifico fornito dalla banca accompagnato da certificato di morte del familiare e la copia del documento di identità degli eredi.
L’autocertificazione che gli eredi devono presentare per chiudere il conto corrente di un defunto senza successione deve attestare, per l’appunto, la qualità di eredi e la sussistenza delle condizioni previste dalla legge per l’esenzione dalla presentazione della dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate.
Dopo aver presentato la documentazione alla banca, gli eredi possono manifestare la propria volontà in merito alla gestione del conto corrente e nello specifico decidere se:
- mantenerlo attivo, subentrando al de cuius,
- recedere e chiudere il conto corrente, incassando le somme giacenti in base alla quota ereditaria.
Qualora il conto corrente sia cointestato, soltanto la quota del cointestatario defunto rientra nell’asse ereditario e per l’eventuale chiusura del conto si richiede il consenso del cointestatario in vita, fermo restando il diritto degli eredi di recedere.