Il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi celebra la figura della poetessa e traduttrice Giovanna
Bemporad. Lunedì 4 dicembre (dalle 10,30 e fino alle 17,00) nella Sala Spadolini del Mic poeti, scrittori e altri
intellettuali ricorderanno la figura di questa eclettica donna di cultura.
“Lo facciamo – spiega Sgarbi – nel centenario della nascita e nel decennale della morte di quella che è certamente
una delle voci più alte e meno conosciute della poesia italiana del Novecento”.
Il titolo della giornata “Un’unica rarefatta ossessione” deriva da una definizione di Giovanni Raboni, che sosteneva
come, nella tensione verso la perfezione dei versi, fosse impossibile, nel caso di Giovanna Bemporad, “fare
distinzione fra testi originali e testi derivati”. Per questo la giornata alternerà interventi, relazioni, letture, video e
testimonianze di docenti universitari, scrittori, poeti e attori che metteranno a fuoco da diverse angolazioni la
personalità umana e letteraria di una delle voci più alte e meno conosciute della poesia italiana del Novecento.
Dacia Maraini, Elio Pecora e Gabriella Sica ricorderanno il carattere anticonformista e la vocazione artistica di
un’amica che hanno conosciuto da vicino; Giorgio Piras e Andrea Taddei prenderanno in esame le prodigiose
traduzioni da Virgilio e Omero, che l’enfant prodige Giovanna scrisse tra i tredici e i quindici anni; Davide Rondoni,
Alfredo Luzi e Claudio Damiani racconteranno la Bemporad poetessa, mentre Francesca Benedetti, Vincenzo Zingaro,
Imma Piro, Marina Benedetto, Jacopo Costa, Paolo Ripani e Caroline Pagani si alterneranno nella lettura dei testi più
significativi delle poesie e delle traduzioni. Infine, in collegamento video dal Brasile e dalla Svizzera, interverranno
Gerson Carvalho e Yassin Ndiaye, autori di tesi di laurea su Giovanna Bemporad. Un momento di spettacolo sarà poi
offerto dal corpo di ballo del Teatro Golden, che si esibirà in un passo a due ispirato all’episodio del cane Argo
nell’Odissea. Altri contributi arriveranno da Pierpaolo Pascali, Renato Greco e Gabriele Spila, accompagnati dalla
proiezione di filmati d’epoca delle Teche televisive nei quali compare Giovanna Bemporad. I saluti iniziali e le
conclusioni finali saranno del Sottosegretario Vittorio Sgarbi, da sempre lettore attento e appassionato delle opere
della celebrata.
La giornata sarà l’occasione per conoscere meglio la vita e l’opera di una figura chiave della storia e della letteratura
italiana della seconda metà del Novecento.
Nata a Ferrara il 19 novembre 1923, ebrea, catturata dai nazisti, Giovanna Bemporad scampò alla morte declamando
ad alta voce davanti al plotone di esecuzione i versi di Friedrich Holderlin. Fu grande amica di Pier Paolo Pasolini, che
conobbe a Bologna e ritrovò a Casarsa, ma anche di Camillo Sbarbaro ed Elio Pagliarani, mentre ebbe come
testimone di nozze Giuseppe Ungaretti. Traduttrice, oltre che dal greco e dal latino, anche dal francese (Baudelaire,
Verlaine, Rimbaud, Valery), dal tedesco (Goethe, Rilke, Novalis, Holderlin, Hofmannsthal) e dall’ebraico (Cantico dei
Cantici), è autrice di un unico libro, “Esercizi”, scritto e riscritto per tutta la vita: la prima edizione risale al 1948, la
seconda al 1980 e l’ultima al 2010. E’ morta a Roma il 6 gennaio 2013.
“L’Odissea è la più bella storia del mondo, perché noi siamo, ognuno di noi è Ulisse, anche noi cerchiamo i mari ignoti
(o gli spazi del cielo) e la via del ritorno: vogliamo spingerci oltre le colonne d’Ercole per trovare la risposta definitiva
alla domanda che ci siamo posti nascendo” Giovanna Bemporad
La giornata sarà visibile anche in diretta streaming sul canale YouTube del MiC
E’ gradita la conferma della partecipazione indicando nome e cognome alla mail:
comunicazione.sgarbi@cultura.gov.it