Un altro prezioso riconoscimento alla psicoterapeuta Antonella Baiocchi, impegnata da anni nel contrasto del “politicamente corretto” che imporrebbe il ruolo di ‘carnefice’ solo agli uomini e il ruolo di ‘vittima’ solo alle donne.
Il riconoscimento le è stato conferito qualche giorno fa, a Roma, dal “Corriere del Popolo” PaeseRoma.it, quotidiano appartenente alla Feder Pagina (federazione dei pubblicatori autonomi, giornalisti indipendenti nazionalmente associati).
L’Attestato di Merito Professionale le è stato consegnato da Paolo Miki D’Agostini (delegato Feder Pagina 2024) , da Michelangelo Letizia (direttore responsabile di PaeseRoma.it ) e dal professor Maurizio Lozzi (consigliere dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio), con una emblematica motivazione: “Per il suo coraggioso contrasto verso una concezione Bidirezionale della violenza, in cui tutti i Generi vengano tutelati e riconosciuti a rischio di divenire Vittime e Carnefici, a causa di una Matrice Culturale Tossica (Analfabetismo Psicologico-Relazionale) che impedisce il reciproco rispetto ed induce chi si trova in posizione di ‘potere’ a prevaricare il divergente in posizione di ‘vulnerabilità’ “.
La lotta della dottoressa Baiocchi si basa su dettami scientifici, riassunti nel libro “La violenza non ha sesso” (Alpes Italia Editori, 20119) , in cui è spiegata l’innovativa interpretazione della Violenza (sintetizzata nel concetto Analfabetismo Psicologico-Relazionale) la medesima, secondo l’autrice, per le persone di qualsiasi Genere.
“Sono grata a PaeseRoma.it, per questo riconoscimento reso ancor più prezioso dal fatto che arriva dal mondo del giornalismo: mi conferma che sono sulla strada giusta per arrivare ai Vertici e poter spiegare loro quanto gli sfugge. Se si comprendesse la innovativa Matrice della Violenza che propongo, sarebbe chiaro a tutti che violenze e maschilismo non sono da legare al Genere di chi prevarica ma alla Posizione di Potere di Persone di qualsiasi Genere che a causa dell’Analfabetismo Psicologico, gestiscono le divergenze prevaricando gli interlocutori “divergenti” in posizione di Vulnerabilità (di qualsiasi genere ed età essi siano)”
La psicoterapeuta era accompagnata da Mara Vena, operatore antiviolenza responsabile del call center del CAV OLTRE IL GENERE, il centro antiviolenza che non fa distinzione di genere, che opera a livello nazionale dal 2020 (www.aprosir.it).
Francesco Bellacqua