Una lettera indirizzata al presidente della repubblica ma dovrebbe esser spedita principalmente alla Presidente del Consiglio che ha messo “il merito” come prima parola chiave caratterizzante al momento del proprio insediamento.
E il nostro paese è una realtà nella quale si va avanti con tecnicalismi e procedure burocratiche che non tengono conto dei veri meriti. Questo caso è esemplare.
Sapete chi è Ambrogio Iacono? È un docente dell’Istituto Alberghiero che ammalato di Covid, grave, in condizioni preoccupanti per la sua salute, ha continuato a tenere lezioni per i suoi studenti. Ha ottenuto per questo l’onorificenza da parte del presidente della repubblica Onorevole Sergio Mattarella. Ha fatto e vinto il concorso venti anni fa. Ma ancora aspetta per ottenere la cattedra ufficiale. È ancora precario.
Nato a Ischia ha cinquantadue anni ed è diventato uno dei personaggi simbolo della difficile fase della pandemia. Tanto da meritare di essere insignito al Quirinale e di ricevere i complimenti sui Social dal presidente del Consiglio del temo, Giuseppe Conte.
Iacono, stanco del perdurare di questa situazione, ha scritto al Presidente della repubblica. L’alta onorificenza non ha avuto utilità pratica. Il suo permanere in stato di professionale stallo è rimasto tale.
Questo il tono della nota resa pubblica dall’Ansa. “Caro Presidente, purtroppo sono ancora precario, ma la passione per quest’attività mi spinge a fare di tutto per cercare di entrare come effettivo e, in particolar modo, ho già superato con successo ben tre concorsi”.
E ancora: “Come può il valore di un titolo come il Cavalierato al Merito della Presidenza della Repubblica non essere riconosciuto come elemento discriminante in ambito lavorativo?”. Arriva, inevitabile, la nota polemica: “Il paradosso è che in un paese di pace come l’Italia vengano riconosciute come premianti le sole medaglie al valore. E l’impegno civico? E l’impegno sanitario? E l’impegno familiare?”.
Le conclusioni che debbono far riflettere come dato generale, al di là della personale situazione lavorativa di Iacono: “credo che anche gli atti di eroismo civile vadano riconosciuti come distintivi, anche ai fini di un concorso pubblico. Spero che il 2024 sia un anno ancora ricco di italiani che abbiano voglia e coraggio di distinguersi nell’altruismo, nel lavoro svolto ogni giorno e nella generosità nei confronti del prossimo”.