Grazie all’autovelox i venti municipi italiani più grandi hanno incassato settantacinque milioni ottocentonovantuno mila euro nel 2022. E la capacità di fare cassa attraverso i rilevatori di velocità aumenta di anno in anno. Nel 2021 infatti si erano incassati poco meno di quarantasette milioni. Sono dati che arrivano dal Ministero dell’Interno.
Firenze ha i maggiori incassi (23,2 milioni). Segue Milano con tredici milioni. Poi Genova e sorprende Roma con 6,1 milioni. Ma la sorpresa arriva con Napoli che ha appena 18mila euro a fronte dei comuni del Salento che hanno incassato 23 milioni.
Particolarmente avvertite alcune città che nel modificare la disposizione degli apparecchi hanno potuto selezionare più auto fuori limite di velocità e hanno potuto fare più multe.
Se ne conclude che con un’accorta strategia di collocazione degli strumenti di autovelox si può sostenere l’amministrazione pubblica.
Ma il problema per l’automobilista consiste nella quantità con cui sono stati disseminati tra le strade.
Ne sono stati installati più in Italia che negli altri paesi. Infatti nelle nostre strade ce ne sono 11.130. Il Regno Unito ne ha 7.700. La Germania 4.700. La Francia 3.780 … Nonostante il record di incidenti stradali il nostro paese detiene anche quello del controllo elettronico della velocità dei veicoli. E se i risultati sono molto scarsi dal punto di vista del contenimento della velocità sono eccellenti per quanto riguarda gli incassi.