IL centrodestra che governa il paese trova nella realtà di Guidonia la sua prova di laboratorio per la sua tenuta. A Guidonia la compagine meloniana è all’opposizione ma con posizioni velatamente diverse, tra partito e partito, da rappresentante a rappresentante.
Un sindaco di destra doc (Mauro Lombardo) ma un centrodestra che lo guarda come osservato speciale. Dopo l’uscita del PD dalla maggioranza, ciascuno dei partiti di governo nazionale ha una sua prospettiva. Ma a ben guardare ciascun Consigliere stabilisce una sua distanza.
AL momento nessuno però si dichiara vicino o solidale al sindaco di Guidonia Mauro Lombardo con un trascorso personale di indiscutibile derivazione: la “vecchia fiamma”. Ma il sindaco in carica dal 2022 ha avuto il torto di farsi eleggere con una lista civica ed averne proposta un’altra al suo fianco per rafforzare la sua giunta. Lombardo non è un’espressione del centrodestra, è stato eletto in una lista civica. A tinte diverse lo ripetono ciascuno di massimi rappresentanti cittadini di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia.
Adalberto Bertucci, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio, gli riconosce il merito di essersi liberato in giunta dal PD. Ma si potrebbe anche opporre che ha il torto di avere chiamato gli amici di Elly Schlein a far parte della sua compagine nell’esecutivo, oltre che di essersi fatto aiutare a vincere le elezioni al ballottaggio proprio dagli stessi post-post-comunisti.
Lo stesso Bertucci tiene a chiarire che se – eventualmente – decidesse di aderire alla maggioranza, lo dirà a chiare lettere. Ma – si recepisce dal pensiero di Bertucci – il fatto che l’amministrazione cittadina di Guidonia sia stata liberata dal PD dovrebbe costituire un fondamentale passaggio per fare delle prove tecniche di trasmissione tra Lombardo e la sua vecchia compagine. Infatti, sempre Bertucci, manda un messaggio che guarda già al prossimo assestamento di giunta: “Guidonia senza Fratelli d’Italia in maggioranza non può essere governata. Amando questa città siamo convinti di poter dar molto”.
(Un altro Bertucci, Marco, figlio di Adalberto, è consigliere regionale. Chi vuole capire capisca).
Opposizione, sì, ma sempre ragionanta, invece, Forza Italia. A voce di Maurizio Massini, segretario cittadino, chiarisce che la posizione dei suoi Consiglieri comunali – Alfonso Masini, Arianna Cacioni e Michele Venturiello – non è cambiata. Tiene una linea di opposizione, pur ragionata. Infatti il partito degli azzurri si prende il margine di decidere volta per volta sugli atti promossi dall’amministrazione in carica ma non accenna a prospettive di avvicinamento a futura maggioranza.
“Resta sulla linea del Piave”, invece, la posizione espressa nel Consiglio comunale di ieri dal capogruppo della Lega Alessandro Messa che in modo netto dichiara di voler continuare il ruolo di opposizione perché questo è il mandato che i cittadini hanno conferito a lui e al suo partito.
Ma il sindaco ancor più che dai suoi precedenti amici di coalizione di centrodestra dovrà vedersela con i Consiglieri del PD. Da loro ci si aspetta “vendetta tremenda vendetta”. E allora al sindaco di destra Mauro Lombardo potrà far comodo il mutuo soccorso dei vecchi amici del centrodestra. Tutto da stabilire però se questa mano tesa arriverà e a quali condizioni.
Guidonia resta laboratorio politico di tenuta della compagine meloniana proprio in condizioni nelle quali questa compattezza è “messa” in discussione.