“Il mondo non sarà distrutto da quelli che fanno il male, ma da quelli che li guardano senza fare nulla” (Albert Einstein) con questa citazione il dottor Angelo Sandri – Segretario Nazionale della Democrazia Cristiana, inizia la lunga intervista a PaeseRoma.
Dottor Sandri per la Democrazia Cristiana riunificata sotto la sua guida qual è il messaggio, ma soprattutto l’agire, per conquistare la Pace che appare lontana?
Nelle guerre muoio sempre i diseredati, i bambini, le mamme, gli anziani, quelli che non sono in grado neppure di difendersi, usare un’arma, e tutti quelli che non le hanno dichiarate. Mentre i dichiaranti, i signori delle guerre, sono in attesa di raccogliere il bottino.
La guerra rompe la catena biologica. E’ una esplosione nel vivere dei popoli, supera il perimetro dell’umano, irrompe nell’universo del Sacro, è blasfemia pura.
La guerra è un terremoto volontariamente provocato dall’uomo che ferisce la conservazione della specie umana, decapita la sacralità del nato, oltraggia a morte la santificazione della Madre, la Grande Madre Natura, Conceptio Homini, l’Annunciazione, la Madonna.
La guerra infiamma la Terra, contamina i terreni, modifica l’orografia, i rilievi della Terra sia quelli della superficie sia quelli sottomarini, come pure la sua idrografia, ovvero le caratteristiche e la distribuzione delle acque superficiali eventualmente presenti.
Entra prepotentemente nello spirito delle genti, portando il virus dell’odio, annullando l’impulso naturale al soccorso, al dono.
E’ sicuramente una straordinaria descrizione, ma non ferma le guerre.
Ma non c’è altra strada che quella di convincere, di convertire al Bene, alla Pace, questo è il messaggio del Cristo marciante tra le genti, altrimenti le guerre non si fermeranno mai come avviene da millenni nello spazio e nel tempo. In un famoso libro “il cosiddetto Male” (1963), il padre della etologia, Konrad Lorenz, premio Nobel per la fisiologia (1973), ha documentato che in 3.000 anni di storia ci sono stati 200 anni di pace, di preparazione alla guerra.
E poi, il 24 ottobre 1945 San Francisco è nata l’ONU, costata un miliardo di euro all’anno, per il mantenimento della pace e della sicurezza mondiale, lo sviluppo di relazioni amichevoli tra le nazioni, il perseguimento di una cooperazione internazionale e il favorire l’armonizzazione delle varie azioni compiute a questi scopi dai suoi membri. Spetta all’ONU esporre i fatti e le ragioni della guerra non evitata. Dopo il clamoroso fallimento nessuno si è dimesso, nessuno ha fatto autocritica, anzi hanno favorito il dibattito tra incauti incompetenti che hanno alimentato i conflitti e favorito la continuazione delle guerre. Come pure l’Amministrazione europea che nel proprio Statuto ha imperante la Pace, ma i comportamenti assunti non sono stati conseguenti.
Ma dal 1945 al febbraio del 2022 la Pace c’è stata.
Non è vero! Posto che le guerre si possono combattere senza la polvere da sparo, risulta fuorviante un atteggiamento eurocentrico, ritenendo che il centro dell’Europa sia il centro del Mondo. Le guerre dimenticate, quelle dolosamente occultate per interessi economici, quelle fuori onda per non far precipitare il mito della “democrazia” e dei valori delle società opulente dell’Occidente, hanno segnato il tempo storico senza soluzione di continuità. Ricordo, per quelli con la memoria corta, che l’aereo decollò alle due del mattino del 6 agosto 1945 dalla base di Tiniam nelle Marianne. In pancia aveva un solo ordigno. Destinazione: Hiroshima 75.000 morti in un secondo. Il 9 agosto una seconda bomba colpi la città di Nagasaki, 80.000 morti. Ha tremato la Terra. Scrissero “beati coloro che non si sono salvati”. I potenti di oggi erano assenti. L’ordine della seconda bomba fu dato dal Presidente americano Harry Truman. E Noi, la Democrazia Cristiana, siamo stati da allora vicini al popolo degli Stati Uniti e ne abbiamo condiviso le scelte politiche, il sistema economico, i principi giuridici, gli usi e i costumi, lo stile di vita. Mi pare che gli altri partiti erano affiliati all’URSS.
Sì, ma almeno dalla fine della prima Repubblica al febbraio 2022 la Pace c’è stata.
E no. La storia dell’atollo di “bikini” è poco conosciuta. Bikini è una municipalità delle isole Marshall costituita dall’omonimo atollo che comprende 36 isolette (le principali sono Aomen e Bikini), nella Catena delle Ralik, nell’oceano Pacifico. L’atollo è costituito da una ampia laguna (594,2 km²). Bikini è una derivazione dal nome marshallese Pikinni che deriva da “Pik”, che significa “superficie”, e da “Ni”, che significa “noce di cocco”. La municipalità è stata chiamata in passato anche con i nomi di Eschscholtz Islands (Kotzebue) nel 1825, Brown e Dowsett nel 1834.
Bikini, che ha dato il nome al famoso costume da bagno femminile, andrebbe pronunciato ponendo l’accento sulla prima sillaba. Il navigatore ed esploratore Otto von Kotzebue chiamò Bikini “Atollo Eschscholtz” in onore dello scienziato Johann von Eschscholtz.
Nel 1946 l’atollo divenne un poligono nucleare americano, con l’operazione Crossroads che misurò gli effetti di una bomba nucleare su una flotta in alto mare. Altri test continuarono fino al 1958, quando su Bikini vennero sperimentate le devastanti bombe nucleari all’idrogeno. Nel giro di dodici anni l’atollo di Bikini e il vicino atollo di Enewetak furono sottoposti a sessantasette esperimenti nucleari, inclusa la cosiddetta operazione Castle Bravo, nome in codice della bomba all’idrogeno fatta esplodere a Bikini. Nel 1946, prima dell’inizio di questi esperimenti, la popolazione venne evacuata sull’atollo di Rongerik, con la promessa che sarebbe potuta ritornare alla fine dell’esperimento. Tra la fine degli anni sessanta e l’inizio degli anni settanta alcune persone originarie dell’arcipelago vi fecero ritorno, partendo da Kiki. Furono però allontanate a causa della elevata radiottività. Dal 1997 atollo è stato dichiarato nuovamente abitabile, ma attualmente le isole rimangono disabitate. Gli abitanti hanno mosso causa infruttuosamente agli Stati Uniti per essere risarciti. Dal 2013 gli ex-abitanti di Bikini sono coperti per le eventuali cure mediche e ricevono un sussidio di circa 550 dollari al mese per ogni individuo. A distanza di settant’anni dall’inizio delle esplosioni nucleari, un gruppo di ricercatori della Columbia University di New York, nello studio Measurement of background gamma radiation in the northern Marshall Islands pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, ha rilevato come sull’isola di Bikini la radioattività dovuta al cesio sia superiore a quanto previsto dagli accordi tra Stati Uniti e Repubblica delle Isole Marshall. L’isola pertanto non può essere ripopolata perché insalubre.
Nel 2010 è stato riconosciuto come patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO. La serie di test nucleari denominati operazione Crossroads si riferisce alle detonazioni nucleari condotte dagli Stati UNiti d’America nell’atollo di Bikini nell’estate del 1946. Lo scopo era quello di indagare l’effetto delle bombe nucleari sul mare e su isole, su navi militari e civili, e di determinare la possibilità di ripararle e decontaminarle. La serie di esplosioni constava di due detonazioni, ognuna con una potenza di 23 kilotoni. Able esplose ad un’altezza di 151 metri il primo luglio del 1946; Baker venne fatta esplodere sotto l’acqua a 27 metri di profondità il 28 luglio del 1946. Il terzo scoppio, denominato Charlie, pianificato per il 1947 venne cancellato a causa dell’impossibilità della United States Navy di decontaminare le navi bersaglio dopo il test Baker.
Lei ha convocato a Roma – presso la sala convegni dell’Istituto “Giovanni Paolo II” -Centro don Orione -, sito in via della Camilluccia n. 112 (zona Monte Mario) per i giorni di venerdì 15 e di sabato 16 marzo 2024 la Direzione nazionale della Democrazia Cristiana italiana aperta anche ai componenti del Consiglio nazionale della D.C. ed ai delegati di tutti i partiti politici, associazioni e movimenti che hanno aderito al progetto. Quali saranno i temi trattati?
Sicuramente tratteremo approfonditamente il tema della Pace che costituisce il DNA dei democratici cristiani, il cui Statuto richiama prioritariamente al cristianesimo, ai valori cristiani del Bene comune, della fratellanza scritta nell’agire, dell’altruismo dei fatti, dei comportamenti esemplari, dell’accoglienza delle anime, soprattutto dei bambini che sono il futuro del mondo. Crescere bene i figli è la prima assicurazione per un domani migliore. Con l’incontro del 15 e 16 marzo si chiude un “trimestre” (15 dicembre 2023/15 marzo 2024) assai rilevante che ha visto la celebrazione del XXIV Congresso nazionale della Democrazia Cristiana (15/16 Dicembre 2023 a Roma); lo svolgimento della prima riunione del Consiglio nazionale D.C. (svoltosi a Roma nei giorni 2 e 3 febbraio 2024) ed altri appuntamenti politici di rilievo sia all’interno che all’esterno dello Scudo Crociato. Ed ora dunque la prima riunione della Direzione nazionale della D.C. per operare scelte importanti anche dal punto di vista elettorale, essendo alla vigilia di elezioni europee (giugno 2024) e di importanti consultazioni sia a livello regionale che per le numerose elezioni amministrative in programma in questa primavera 2024.
La terza guerra mondiale è già nei fatti e gli effetti maggiori si verificheranno dopo il silenzio dei cannoni. I potenti che non figurano, governi che decidono sanzioni, i commentatori dei salotti buoni, esclameranno, così come hanno fatto quando si è sentito il rumore delle armi, che non avrebbero mai pensato che accadesse. Purtroppo non hanno mai pensato così si continua ad assassinare i figli, le madri, i padri, gli ultimi, che ovviamente non sanno guidare un carro armato, ma possono essere schiacciati dal peso.
Forse il tempo delle anime belle, che si adoperano per il Bene degli altri, degli interessi dei cittadini contribuenti e lottano tra loro per conquistare posti di comando, gestendo le risorse e i risparmi delle persone che lavorano e producono ricchezza per tutti, volge al termine.
Di Carlo Priolo