Ve la ricordate Ornella Muti? Sì! Era quella dei film di Marco Ferreri in cui il basso grado di partecipazione a panni non suoi la rendevano perfetta per il tipo di soggetti scelti dal regista (film, Storie di Ordinaria Follia). Ma anche nelle commedie all’italiana con sfondo drammatico, tipo Romanzo Popolare di Monicelli, dove si poneva come nuova inconsapevole protagonista di un mondo che cambiava mettendo la donna al centro del cambiamento.
Un cambiamento spinto dall’emancipazione della donna. Ma nella maschera di Ornella Muti questa emancipazione pareva fosse a sua insaputa. Ed è anche per questo che Ornella Muti è rimasta nel limbo. Una diva dei rotocalchi del tempo. Non ricordata negli annales. Non celebrata anche perché fortemente tra noi e in grandissima piena forma
A ricordarcela è stato un artista di nome Jorit. Ha realizzato murale di Ornella Muti nella città russa di Sochi. L’evento però è oscurato dal fatto che l’artista intervenuto al forum mondiale della gioventù ha chiesto e ottenuto di fare una fotografia accanto a Putin. Almeno due battute le ha scambiate col leader russo a cui gli ha detto di voler dimostrare a sé stesso e al mondo la verità della persona.
Un fatto che ha, di fatto, oscurato l’evento della povera Ornella il cui ritratto però è visibile a tutti sulla facciata di un edificio in Via Khudyakov. Lo stesso murale si propone come emblema del festival di arte di strada. In questa rassegna hanno visto confrontarsi venticinque artisti di undici paesi.
Jorit ha pensato ad Ornella Muti come trait d’union tra l’Italia e la Russia. Va detto che la nonna materna di Ornella Muti era di San Pietroburgo. Sempre a San Pietroburgo Naike, la figlia, ha sfilato come modella.
Quindi i riferimenti oggettivi ci sono. E paiono più suggeriti che prodotti di libera ispirazione.