Bolzano, aggredisce la propria moglie, le sottrae uno dei due figli di 7 anni e lo porta con sè a casa di un amico; viene trovato dai Carabinieri di Bolzano.
Intorno alle 23:00 del 9 marzo due pattuglie della Compagnia Carabinieri di Bolzano sono intervenute presso un’abitazione in Via del Ronco per una “lite in famiglia”. I militari hanno avviato le prime indagini e da una prima ricostruzione dei fatti è emerso che i due coniugi stranieri avevano litigato per “futili motivi”. Il marito, un quarantacinquenne extracomunitario, in evidente stato di alterazione psico-fisica dovuta ad alcolici, rientrato a casa aveva aggredito la moglie trentasettenne verbalmente e fisicamente, causandole delle lesioni.
Subito dopo l’uomo, ancora in escandescenze, si era dato alla fuga sottraendo alla donna uno dei due loro figli minori, di sette anni. Ricostruendo i contatti e le amicizie i carabinieri hanno rintracciato l’uomo con il figlio nell’appartamento di un amico italiano che sembra non fosse a conoscenza di quanto era accaduto.
L’autore dell’aggressione nei confronti della moglie è stato denunciato con la procedura del “codice rosso” per il reato di maltrattamenti in famiglia (ex art. 572 c.p.).
Nel cuore della notte la mamma ha potuto così riabbracciare il proprio figlio che era stato trovato scalzo, infreddolito ed ovviamente agitato ed impaurito. I militari hanno offerto ai bambino dei dolciumi e regalato una matita dell’Arma dei Carabinieri.
Il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Bolzano, Ten. Col. Stefano Esposito Vangone, ha affermato che “grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri è stato offerto immediato supporto alla donna aggredita e una tutela tangibile da parte delle Istituzioni; l’Arma ha scongiurato più gravi ripercussioni ed inoltre è riuscita a rintracciare ed affidare nel giro di poche ore il bambino alle cure della madre. Quotidianamente, i Carabinieri di Bolzano si occupano di prestare soccorso ed aiutare la cittadinanza, soprattutto le cd. fasce deboli, spesso presenti in famiglie teatro di “maltrattamenti” e altri reati riconducibili al “codice rosso”. Questa è l’ennesima dimostrazione del qualificato costante impegno dei Carabinieri volto ad assicurare la massima vicinanza al cittadino ed una risposta alle sue crescenti esigenze di sicurezza ed incolumità psico-fisica”, ha concluso il Comandante Vangone.
Storie di violenza domestica sono all’ordine del giorno, ma arrivare prima a volte salva la vita, l’intervento delle forze dell’ordine ha evitato effetti nefasti.
Di Giada Giunti