Nei giorni 15 e 16 marzo Angelo Sandri, Segretario della Democrazia Cristiana, ha convocato nella cristiana sede dell’Istituto Don Orione – Roma Via della Camilluccia, la direzione nazionale del partito allargata alle altre storiche formazioni politiche della Democrazia Cristiana, oltre a movimenti politici di diversa denominazione di ispirazione cristiana, che condividono il pensiero politico della Democrazia Cristiana targato Sandri sulla indeclinabile esigenza di proseguire l’azione pacificatrice dell’emerito e compianto Prof. Aldo Moro, interrotta con il sangue da parte delle forze economiche del Male assoluto. La sua predicazione superava i confini degli stessi partiti o formazioni politiche parlamentari o extra parlamentari per allargare il perimetro della divulgazione del Bene all’intera umanità. Aveva compreso in totale isolamento tutto il sapere universale in una frase che pronunciò direttamente a chi scrive, ripresa da Albert Einstein, “il mondo non sarà distrutto da quelli che fanno il male, ma da quelli che li guardano senza fare nulla”. Ed ancora disse, ”amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male”.
L’universo infinito del Sacro è abitato da ogni essere umano. Il Sacro assume la dimensione nelle infinite galassie, ma è in ogni luogo, vicino ad ognuno di Noi, perché in ogni secondo qualcosa muore, qualcosa nasce e di nuovo qualcosa muore. In ogni secondo otto miliardi di esseri umani pensano e agiscono per soddisfare i bisogni primari e non solo. Ci sono bambini che non hanno né “pane” né acqua, fate che ciò avvenga in memoria del Signore. Il compito del cristiano è imprescindibile dalla responsabilità di realizzare una effettiva libertà soprattutto per i figli d’Italia e i bambini del mondo prigionieri di ideologie repressive ed affrancarli dalle catene del Male.
Sostiene Sandri che le obsolete coordinate destra/sinistra, conservatori/progressisti, democratici di sinistra/liberali di destra, riformisti/non riformisti, lavoratori indifesi/biechi capitalisti, pur essendo già state archiviate dalla realtà, non appartengono al popolo democristiano-cristiano, quello del Prof. Moro, come pure sembra non appartengano ai cittadini che si sentono democratici e quelli che si sentono democratici cristiani e perfino di chi si professa ateo; perché l’ateo nega Dio, ma negare vuol dire anche affermare. Se nego vuol dire che nego qualcosa che esiste, altrimenti non potrei negare l’inesistente. Così chi nega la Democrazia Cristiana conferma che esiste. Attualmente già alcuni cosiddetti osservatori politici, alcuni irriducibili profeti del bene proprio per gli interessi comuni, alcuni nostalgici degli accesi contenziosi per autocelebrarsi i soli eredi della Democrazia Cristiana, ovvero in altri contesti politici i soli depositari della “democrazia”, alcuni irriducibili narcisisti che pretendono posti di vertice, incarichi nella struttura organizzativa del Partito della Democrazia Cristiana, come pure in altri partiti o formazioni politiche (ma sono una etnia comune per tutte le opportunità dove c’è un posto di potere), non hanno più cittadinanza tra la gente, tra gli umiliati ed offesi, ma esclusivamente nel fortino riservato a pochi in lotta tra loro stessi per le posizioni di vertice di potere. Secondo alcuni studiosi sintetizzato nella formula “governanti governati”.
La Democrazia Cristiana riunificata dal Segretario Nazionale Dott. Angelo Sandri con l’apporto di tutti quelli che in itinere si sono avvicinati all’indomito organizzatore Sandri, hanno deciso la fine delle dichiarazioni e aperto il grande territorio del fare, e fare bene – non dire e non annunciare. Gli altri che non hanno partecipato, ma hanno dichiarato di poter contare su consensi da numeri faraonici, o che ancora lamentano un posto prima e non dopo quello dell’altro, dovrebbero essere archiviati. In ragione di ciò il Segretario Sandri ha confermato l’incarico a Michele Battiloro per la vertenza sindacale dei lavoratori marittimi, dimenticati dai sindacati a maggiore rappresentanza e da tutti i partiti.
Così nel ricordo di Aldo Moro, la nostra luce, che ci consente di uscire dalle tenebre del Male, possiamo affermare che per fede praticata e non dichiarata, superando la logica delle cariche e ruoli istituzionali, di posizioni di vertice nella categoria professionale, come di funzioni genitoriali, per aver scelto di essere padre, poteva sostenere di non avere colpe materiali, di non aver eseguito compiti con negligenza e disattenzione, per essere immune da sentimenti di odio o di disprezzo verso l’altro da sé, ma accogliente verso il genere umano nella sua realtà naturale.
Dedicava parte del tempo ad ascoltare storie personali che dimostravano quanto i soggetti che rappresentano le istituzioni possano essere colpevoli di inerzia, di gaudente indifferenza, di distacco dei cittadini dalla comunità di appartenenza, colpevoli di indifendibile volontario isolamento da parte di quelli che dovrebbero amministrare e non amministrano, colpevoli di dichiararsi gloriosamente persone modello senza esserlo, colpevoli di sopire l’indignazione verso gli orrori quotidianamente osservati da una finestra con i vetri offuscati, colpevoli di aver timore di commettere un atto estremo (legittimo e legale) che possa squarciare l’assordante silenzio sull’inferno del massacro degli innocenti, sul vilipendio alla conservazione della specie umana, sullo sfregio alla sacralità della nascita, sull’oltraggio al mito del bambino, sulle lacerazioni alla santificazione della donna, nata femmina e madre universale, alla quale anche i potenti si devono inginocchiare.
Sandri con lungimiranza politica ha evidenziato la necessità di superare i limiti dei distinguo o di imprecise frontiere dell’agire politico per intraprendere un viaggio per la realizzazione materiale di effettiva riduzione di diseguaglianze, di abolizione di dichiarazioni altisonanti prive di concretezza, di dottrine politiche prive di pregio, e dare ingresso nell’agire politico ai dati empirici, alla contabilizzazione dei risultati, alla riduzione dei numeri della disumana condizione di privazione della soddisfazione dei bisogni della fame, della sete, di un tetto per ripararsi dal freddo e dal caldo, soprattutto per i bambini i figli della nostalgia e del destino che costituisce condotta criminale non assicurare un futuro migliore per tutti i bambini del mondo figli della Natura e del Creato.
E così, Gino Monaco per l’organizzazione del Comitato dei Saggi del Cristianesimo marciante tra le genti intitolato ad Aldo Moro e Vincenzo Di Sirio per l’attività politica di confronto con le altre forze politiche, saranno i pilastri della nuova eterna alleanza tra le genti della Pace, del benessere possibile, della riduzione dei danni per un impiego dissennato ed egoistico delle risorse pubbliche, quindi, comuni, di tutti, che diversamente sono sì pubbliche, ma al servizio di privati che occupano abusivamente ruoli e funzioni pubbliche.
Ai bambini non fategli del male la loro anima è l’anima del mondo.
Di Carlo Priolo